Come godersi il Cammino di Santiago in armonia

Prepararsi al Cammino di Santiago non significa solo mettere nello zaino ciò di cui si ha più bisogno. La parte fondamentale è la disposizione mentale che questa avventura richiede, gli atteggiamenti che aiuteranno a fare del cammino un’esperienza piena dal punto di vista spirituale.

Fiducia in se stessi

Il Cammino è un test fisico e mentale che non si affronta solitamente ogni giorno, specialmente quando si viene da ambienti urbani sedentari e di routine. All’inizio, le difficoltà saranno notevoli, ma ciò non toglie nulla all’umore. E’ esattamente quello che si sta cercando, giusto? Quindi, fidarsi delle proprie capacità, ma allo stesso tempo essere consapevoli dei propri limiti con umiltà.

Pazienza ad arrivare

Non è una gara a chi arriva prima. L’esperienza di vita nasce ad ogni passo e va goduta intensamente, senza pensare troppo alla meta rappresentata dalla Cattedrale di Santiago. Sulla strada ci saranno tappe con salite difficili e senza fine, da far desiderare ardentemente una sosta al primo ostello disponibile. E’ la pazienza il miglior alleato per superare le difficoltà.

Aprirsi alla collaborazione e all’ascolto

Veterano o novello, è molto importante affrontare il Cammino con un atteggiamento collaborativo, cioè con la volontà di aiutare coloro che ne hanno bisogno e allo stesso tempo ricevere consigli dagli altri pellegrini.

Tolleranza ed empatia verso gli altri pellegrini

Le motivazioni di ogni pellegrino che portano ad intraprendere il Cammino non sempre coincidono. Devozione? Sport? Semplice curiosità? La motivazione è sempre soggettiva. Che sia la fede o il desiderio di avventura, la cosa più importante è sempre rispettare gli altri pellegrini. Se non si comprende o non si condivide questa filosofia, forse si dovrebbe desistere nel fare il Cammino di Santiago.

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