Il grafene diventa malleabile grazie al GO Dough, un nuovo materiale

Alcuni ricercatori sono riusciti a sviluppare un metodo per trasformare l’ossido di grafene in un impasto modellabile, rendendolo più sicuro da trasportare e più facile da lavorare. Può essere facilmente modellato e rimodellato in strutture autoportanti, diluito per creare gel o dispersioni, oppure essiccato per creare solidi densi elettricamente conduttivi e chimicamente stabili.

La sfida maggiore a cui sono andati incontro in passato alcuni ricercatori era l’acqua aggiunta all’ossido di grafene, la quale veniva assorbita localmente e con conseguente idratazione non uniforme. Ora, quelli della Northwestern University (USA) hanno creato una forma modellabile chiamata “GO Dough” utilizzando nebbie d’acqua aerosolizzate per idratare uniformemente il materiale.

Il team di ricerca ha aggiunto un’alta concentrazione pasta all’acqua invece di utilizzare additivi leganti che avrebbero richiesto un’ulteriore elaborazione per essere rimossi. L’aggiunta di leganti come la plastica è un grado di trasformare qualsiasi cosa in un impasto, mentre gli additivi spesso alterano in modo significativo le proprietà del materiale.

La nuova forma del materiale risolve il problema di magazzinaggio e trasporto. Attualmente l’ossido di grafene è immagazzinato come solido secco o in polvere, entrambi inclini alla combustione oppure da trasformare in dispersioni diluite, le quali però moltiplicano la massa del materiale per centinaia o migliaia di volte. Un pezzo da 5 kg è stato dispersa in 500 L di liquido. Invece, la stessa quantità di ossido di grafene in forma di pasta pesa circa 10 kg e si può trasportare da sola.

L’ossido di grafene viene spesso utilizzato per produrre grafene, il quale è un singolo foglio di atomo di carbonio che, allo stesso tempo, è leggero e resistente e presenta numerose potenziali applicazioni. La produzione di grafene su larga scala è difficoltosa, e l’utilizzo del GO Dough per produrre grafene è ancora limitato ai processi batch.

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