Allegri e la Juventus, la decisione del tecnico toscano

Allegri (foto tuttomotori)

Sarri non convince e torna in auge Allegri e la Juventus, un binomio che si è rotto dopo scudetti, coppe nazionali e due finali perse in Europa

La Juventus è prima in campionato e in corsa per tutti i titoli, ma qualcosa non va. I tifosi non sono soddisfatti del rendimento. Si aspettavano tutti qualcosa in più da Maurizio Sarri, specie dal gioco. Quel gioco che aveva messo in discussione Max Allegri e che non si vede, neache con chi aveva fatto del Napoli la squadra più bella da vedere d’Italia, e forse d’Europa. In molti, soprattutto nelle ultime settimane, stanno così rimpiangendo Max Allegri. Massimiliano Allegri e l’addio alla Juventus della scorsa estate continuano ad essere temi caldi dell’attualità bianconera. Ed il suo agente Giovanni Branchini, nel corso dell’intervista a TMW Radio, è tornato così sull’argomento: “Semplicemente credo ci sia stata una diversa visione del momento attuale della squadra. Ha chiarito che c’era questa percezione diversa, a quel punto la società ha deciso che fosse opportuno cambiare guida vista anche la cordialità dei rapporti. La questione è stata legata a dei punti di vista, c’era disaccordo su certe interpretazioni e questo ha suggerito ai dirigenti di intraprendere una strada diversa”. Il futuro di Allegri? “Credo che ci sia un desiderio di fare un’esperienza all’estero, Max non l’ha mai nascosto. Detto questo aveva anche l’esigenza di riposare un po’ dopo due decenni in panchina. C’era bisogno di vivere una stagione in modo ‘normale’. Un allenatore ha comunque situazioni di prestigio, ma alla lunga un po’ di riposo serve”.

Allegri e la Juventus, i problemi di Sarri

Il problema di Maurizio Sarri alla Juventus è esattamente questo: la pretesa di cambiare una tradizione. Forse sbagliata, ma vincente. Sarri il Martini lo vorrebbe “mescolato”. Non a caso Sarri è un teorico. Sarri ha fatto poco per conquistare l’ambiente bianconero. Ha prodotto gaffes in serie, arrivando ad urtare la sensibilità del tifo con l’uscita su rigori e maglie a righe. Ha giocato con computer e droni per mesi, cambiando formazioni. Provando a comprimere la personalità dei giocatori, senza peraltro nulla cambiare.

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