Italia paese più contagiato d’Europa, motivazioni a sorpresa

Coronavirus
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L’Italia è il terzo paese con più casi di coronavirus al mondo dopo Cina e Corea del Sud. Il paese più contagiato d’Europa: i motivi

La notizia che noi italiani non avremmo mai voluto leggere e sapere. L’Italia è il terzo paese con più casi di coronavirus al mondo dopo Cina e Corea del Sud. La domanda che molti si fanno è: perché in Italia e non in altri paesi d’Europa? Il 25 febbraio infatti i casi in Italia sfiorano i 300, mentre in Francia o Germania sono poco più di 10. In Spagna si contano solo 3 casi, di cui uno è un italiano che ha viaggiato dalla Lombardia alle Canarie. Da giorni e con sempre maggior insistenza molti esperti stanno indicando che il motivo principale sta nel numero di controlli fatti. Quanti più controlli si fanno, più casi emergono. E l’Italia sta facendo molti più controlli dei paesi vicini. Rispetto alla Francia, l’Italia ha eseguito dieci volte più test per cercare il coronavirus. Tremila test in Italia contro i trecento in Francia. a sottolineare anche che solo una percentuale minima di persone contagiate finisce in ospedale. Ci potrebbero essere quindi più casi di quanto dichiarato dai paesi europei.

Paese più contagiato, cosa fanno gli altri

In Italia c’è chi critica operato del paese sul coronavirus. Intanto il Guardian definiva “draconiane” le misure imposte dalle autorità sanitarie italiane nei confronti dei paesi considerati l’epicentro dell’epidemia italiana. In Regno Unito non esiste un blocco dei voli, chi arriva dalla Cina viene dirottato in un terminal separato, mentre chi arriva da Hong Kong e quindi proviene dalla Cina continentale, atterra assieme agli altri passeggeri. Nel frattempo però la Francia, che non ha bloccato i voli, equipara chi fa ritorno chi è di ritorno da Veneto e Lombardia ai viaggiatori provenienti dall’Asia invitando a «limitare il più possibile contatti con il suo entourage, evitare uscite in luoghi pubblici se non strettamente necessario e seguire la profilassi indicata». Anche in Scozia  – dove non sono stati per il momento registrati casi – si sta provvedendo a rendere più strette le maglie dei regolamenti sanitari con l’obbligo per i medici di segnalare tutti i casi sospetti di pazienti con una sintomatologia simile a quella causata da COVID-19.

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