Coronavirus, due nuovi focolai in Lombardia: impenna il numero di contagi

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Il Coronavirus continua ad espandersi nel nord Italia. In particolare, aumentano vertiginosamente il numero di infetti in Lombardia e aumenta la paura per due nuovi focolai. 

Il Coronavirus continua a far paura. La regione italiana più colpita è ancora la Lombardia. Dopo Lodi, c’è il timore per due nuovi focolai: stando ai numeri, a Bergamo e a Cremona ci sono rispettivamente 243 e 223 persone positive al Covid-19. In queste due province c’è una percentuale del 300% di contagi maggiore rispetto alle altre. Secondo quanto riportato dalla Stampa, Giuseppe Conte era stato informato della possibilità della nascita di nuovi e pericolosi focolai. Sotto la lente di ingrandimento c’è sicuramente l’ospedale bergamasco di Alzano: il boom di contagi pare avvenuto in modo simile a quello di Codogno. La Regione Lombardia, per far fronte all’emergenza, ha deciso di dedicare gli ospedali di Lodi, di Seriate e di Crema al coronavirus. Il governo, ogni giorno, continua ad adottare nuovi decreti per contenere l’avanzata del coronavirus. La paura di un’avanzata inarrestabile del virus continua ad essere forte: a Roma il livello di allerta è molto alto. Nei gironi scorsi sono stati chiusi il liceo Pascal di Pomezia ed è stato sospeso il corso di informatica dell’Università “La Sapienza”: l’istituto e il corso sono frequentati dai figli del poliziotto romano contagiato.

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Coronavirus, nuovi focolai: boom di voli cancellati verso l’Italia

Il Coronavirus sta mettendo a dura prova il turismo italiano. L’Italia continua a registrare ingenti perdite. Secondo la Iata, l’organismo internazionale del traffico aereo, il 50% dei passeggeri cancella i voli. La percentuale per l’Italia è notevolmente maggiore: il 90% disdice infatti i voli verso l’Italia. La compagnia Delta ha già sospeso i voli da New York verso Milano, così come American Airlines. Lufthansa ha ridotto la capacità dei voli verso l’Italia. Anche Alitalia ha dovuto modificare il suo programma eliminando 38 rotte a causa di pochissime prenotazioni. Tra blocchi e modifiche delle rotte, si può facilmente intuire il grande problema economico che il coronavirus sta apportando nel “Bel Paese”.

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