Picco Coronavirus | Borrelli non ha buone notizie

Il picco Coronavirus preoccupa la Protezione Civile. Il suo capo, Angelo Borrelli, non nasconde la verità su ciò che dovrebbe accadere nei prossimi giorni.

picco Coronavirus
Il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli parla del picco Coronavirus Foto Twitter

Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile, riferisce quanto segue per quanto riguarda la grave situazione Coronavirus Italia in corso ormai da settimane. “Le previsioni sono gli esperti a doverle fare. Ed è giusto comunicarle, poi però occorre verificare se i fatti contribuiscono a confermarle.

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Per quanto riguarda il picco, forse non arriverà la prossima settimana, bensì fra 14 giorni”. Parole che Borrelli ha rilasciato a ‘I Lunatici’, trasmissione di Rai Radio 2 in merito a quanto sta accadendo nel nostro Paese. “Sento in tanti parlare di picco da Coronavirus e spero che possa giungere il più presto possibile. Ora occorre agire con prudenza e con responsabilità. Si deve uscire il meno possibile, una cosa assolutamente necessaria per poter limitare al massimo i contagi. Anche evitare i contatti umani è importante quanto il muoversi il meno possibile. Si deve uscire di casa soltanto in casi di assoluta urgenza. Secondo il parere degli epidemiologi, purtroppo condurre una vita assolutamente normale contribuisce ad innalzare di molto la percentuale di persone colpite dal Coronavirus”.

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Picco Coronavirus, gli italiani devono capire che si deve restare a casa

Angelo Borrelli aggiunge: “Bisogna adottare le stesse misure attuate a suo tempo dalla Cina. Poi mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro rende non necessario indossare la mascherina”. Nel frattempo giunge notizia di un nuovo contagio a Vo’ Euganeo, il piccolo centro in provincia di Padova dove c’era stata la prima vittima in assoluto da Coronavirus in Italia. In Veneto quella patavina è la provincia più colpita (943 casi) con Verona (784) e Treviso (719). Ma la regione più colpita in assoluto è la Lombardia, dove ci sono 2mila morti sui 3mila e passa in tutta Italia. E dove in molti non rispettano il decreto che impone di restare a casa.

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