Smart working di coppia, come resistere alla quarantena

Al tempo del coronavirus gli episodi di smart working di coppia non sono rari. Ecco alcuni consigli su come lavorare in casa in modo efficace anche con la presenza del partner

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Lavorare a casa – Foto Instagram da https://www.instagram.com/p/B9NNvJKo9nv/

Stare a casa è il nuovo imperativo che scandisce la vita ai tempi del coronavirus. Questo non implica però abbandonare il lavoro. Per quelle professioni che possono essere svolte anche in remoto si è attivato già da diversi giorni lo smart working. La possibilità di lavorare in remoto da casa ha i suoi pregi e difetti. Quando si è da soli è comodo oltre che innovativo ma in tempi di quarantena non sempre è facile.

La situazione si complica infatti quando bambini e ragazzi scorrazzano per la casa o quando si vive insieme al proprio partner. Non tutto è così semplice. In linea generale e forse per i primi tempi l’idea poteva essere anche allettante, ma in verità per molti non è affatto così.

Stare nello stesso ambiente per giorni e settimane intere non è idilliaco come si può immaginare. Passare lunghe giornate insieme al proprio amore è stato il sogno di una vita. Non se si è costretti a lavorare. Seppur da casa è necessaria concentrazione e attenzione, senza troppe distrazioni che interrompono il flusso dei pensieri e del lavoro in sé. È importante essere produttivi.

Continue interruzioni, magari per futili motivi o perché sentiamo l’atro lavorare e ci disturba, non è il massimo.

Ma anche con lo smart working di coppia bisogna tenere i nervi saldi. Ecco alcuni piccoli consigli su come organizzare la giornata lavorativa con il partner a casa senza cercare di “scoppiare”.

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Smart working, i consigli per il rispetto reciproco

In questi giorni di quarantena non è sempre facile lavorare da casa, soprattutto quando si tratta di smart working di coppia. Essere entrambi a casa con il proprio partner, che esso lavori oppure no, non è il top. Ma bisogna pure adattarsi e rispettarsi reciprocamente. Come fare? Ecco alcuni consigli per organizzare la giornata e lavorare in modo tranquillo.

La prima regola è quella di mantenere l’orario standard di lavoro con ritmi e pause simili a quando si è in ufficio. Affianco a questo anche il rispetto del programma della giornata con le liste delle chiamate da fare. È importante che tutto questo venga comunicato anche al partner perché sappia i ritmi e gli orari che scandiranno la giornata lavorativa. E di conseguenza anche lui potrà organizzare la sua se è a casa che non lavora.

Al contrario, invece, se anche per lui è attivo lo smart working bisognerà organizzarsi sia con gli spazi, creando una sorta di doppio ufficio in casa ed incastrare gli impegni.

Consigliato è anche stabilire, insieme, delle pause rigenerative. Alla fine dei conti questo lo si anche in ufficio. Un piccolo break durante il quale ci si ritrova con i colleghi. Ora il collega è il proprio partner e una pausa farà bene ad entrambi. Servirà anche per aggiornarsi sul programma in modo da non danneggiare la produttività di nessuno.

E sempre nel rispetto dell’altro è essenziale ricordare che quando la propria giornata lavorativa è finita non ci si può prendere il lusso di fare quello che si vuole. Non è detto che sia terminata anche quella del partner.

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L’ufficio ai tempi dello smart working (foto Pixabay)

 

 

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