Coronavirus, quando diminuiranno i contagi: gli effetti della quarantena

Coronavirus, quando diminuiranno i contagi: gli effetti della quarantena

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(Getty Images)

La dottoressa Flavia Riccardo, epidemiologa dell’Istituto Superiore di Sanità, ha risposto a una domanda che forse gli italiani si stanno ponendo nelle ultime ore: perché continuano ad aumentare i contagi da coronavirus? Nonostante tutte le restrizioni che ha imposto il governo? In un’intervista all’Askanews, l’epidemiologa ha spiegato che i contagi osservati negli ultimi giorni sono ancora quelli precedenti al lockdown. “A partire dalla prossima settimana, considerando i tempi di raccolta dati, speriamo di vedere un cambiamento che inverta la tendenza degli ultimi giorni. Anche se ci vorrà un po’ di tempo”.

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“Il picco è quando noi troviamo la maggior parte delle infezioni e poi finalmente i casi cominciano a scendere” ha sottolineato Flavia Riccardo. “Dall’11 marzo abbiamo avuto una serie di misure su tutto il territorio nazionale e ci aspettiamo che a distanza di due settimane più o meno potremmo cominciare a vedere una stabilizzazione, e anche una diminuzione dei casi. Quello che vediamo ora sono persone molto probabilmente esposte prima che entrassero queste misure in vigore”.

Sul rischio di un contagio di ritorno, ha sottolineato che sicuramente c’è molto da fare. “L’Italia non è tutta uguale su Covid-19. Abbiamo dei posti dove la trasmissione è purtroppo sostenuta e dove i malati aumentano, ma altri posti in Italia dove i casi sono limitati e si lavora proprio per interrompere quelle catene di contagio ed evitare che si creino situazioni come quelle viste al Nord”.

Sulla fine dell’emergenza, ha spiegato che ci vorrà un po’ di tempo com’è giusto che sia. “È un virus nuovo, arrivato ora. Ci troviamo di fronte a una popolazione ancora suscettibile, non abbiamo anticorpi, i guariti sono ancora limitati. Bisogna dare il tempo ad eventuali vaccini. Si tratta di qualcosa che dovremmo affrontare nei prossimi mesi, chiaramente in modi diversi. Dobbiamo ragionare sul lungo periodo, considerando che ci aspettiamo un miglioramento rispetto alla situazione attuale”.

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