Covid-19, il sindaco all’attacco: “Sanità al collasso, altro che 100 giorni”

Luigi de Magistris
Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris (Getty Images)

Il sindaco all’attacco. Luigi de Magistris afferma che la sanità è al collasso e bisogna dare un taglio anche alle divisioni tra nord e sud

Il sindaco all’attacco. Luigi de Magistris afferma che la sanità è al collasso e bisogna dare un taglio anche alle divisioni tra nord e sud. Queste potrebbero danneggiare ulteriormente il paese in ottica di ripresa.”Il sistema sanitario è al collasso. In Campania servirebbero 1500 posti di terapia intensiva e invece ne abbiamo 350-380 per una popolazione di 6 milioni di abitanti”. Le parole del sindaco di Napoli a sky sulla situazione campana. ”Non dobbiamo dimenticare che le terapie intensive devono rispondere anche alle necessità di altre malattie e non solo al Covid- 19. Tanti italiani per fortuna auspicano, in questi momenti così duri, un rinnovato spirito di unità nazionale. C’è invece chi continua con quella narrazione che conosciamo. A partire da alcune trasmissioni televisive nazionali che continuano a declinare quel folklorismo paludato sulla città di Napoli: come si comportano i napoletani nei vicoli, le battute sul professor Ascierto, mentre al Nord fino a due giorni fa le metropolitane e la fabbriche erano strapiene“.

Il sindaco all’attacco: basta divisioni tra nord e sud

“Napoli invece, senza urlare – ha detto – ha adottato molte misure ancor prima di quelle restrittive del Governo. Abbiamo chiuso prima le scuole e i cantieri, abbiamo avviato la sanificazione delle strade. E’ chiaro che ora c’è un soccorso maggiore ad alcune realtà del Nord. Ma è anche chiaro che noi ci faremo sentire sia adesso, per non aspettare che ci siano i morti a terra, sia dopo per avere un aiuto. Speriamo che questa tragica esperienza di questo maledetto virus serva a ritrovare l’Italia. Di fronte alla macelleria sociale e alla distruzione economica che il virus ha già prodotto, o ci uniamo come popolo e la smettiamo di fare divisioni. Queste tra l’altro sono sempre discriminatorie nei confronti del Sud.  Questo Paese forse ne uscirà talmente lacerato che altro che 100 giorni per uscire dalla crisi, ci vorranno 10 anni“.

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