Covid-19, clamorosa richiesta del capo ultrà dell’Atalanta

Il capo ultrà dell’Atalanta Claudio Galimberti ha chiesto il ritiro della squadra dal campionato di Serie A considerata l’emergenza Covid-19 che sta affrontando Bergamo.

Tifosi Atalanta
(Getty Images)

L’emergenza coronavirus ormai da settimane sta mettendo a dura prova il sistema sanitario in Lombardia, attualmente la regione più colpita dall’epidemia. A Bergamo, la provincia dove si contano più casi, la situazione risulta drammatica, basti pensare che per fronteggiare l’alto numero di decessi è stato richiesto ai mezzi dell’esercito di trasportare i feretri in altre regioni per provvedere alla cremazione. Considerato quanto sta accadendo lo storico capo ultrà dell’Atalanta Claudio Galimberti ha pubblicato una lettera sulla pagina FacebookSostieni la Curva” in cui effettua una richiesta che ha spiazzato i tifosi della Dea.

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Covid-19, il capo ultrà dell’Atalanta Claudio Galimberti chiede il ritiro della squadra: “Vedere la città che soffre è atroce e doloroso”

Tifosi Atalanta
(Getty Images)

Ho sempre pensato che l’Atalanta fosse tutto nella mia vita (e lo è stata), che fosse l’unica certezza della mia esistenza (e lo è stata); nell’amarla ho amato la città, l’ho vissuta in lungo e in largo: Bergamo è la città dove sono nato“. Inizia così la lettera pubblicata sulla pagina FacebookSostieni la Curva“, pagina dedicata al tifo atalantino, dallo storico capo ultrà Claudio Galimberti. Nel messaggio, Bocia, questo il soprannome di Galimberti, parla della difficile situazione che sta vivendo la provincia di Bergamo, la più colpita in Italia dall’epidemia di coronavirus. “Vedere la città che soffre, in ginocchio – prosegue Galimberti-  che combatte negli ospedali contro la morte ogni giorno è atroce e doloroso. La rabbia è tanta, tantissima, quando percepisci che se ne stanno andando molti dei nostri ricordi più cari e gran parte della nostra storia cittadina, dove ognuno piange i suoi morti senza un ultimo saluto, senza nessun preavviso“. Parole drammatiche che descrivono un quadro ancor più doloroso della situazione che si trova ad affrontare un’emergenza mai vista. Parole che riportano alla mente il corteo di mezzi militari che trasportano i feretri delle vittime in altre regioni per provvedere alla cremazione.

La richiesta del capo utrà al Presidente Percassi

Galimberti poi ha messo nero su bianco una sconvolgente richiesta in merito rivolta al patron della società bergamasca: “Caro presidente Percassi, penso che sia possibile che per l’Atalanta il campionato finisca qua. Magari non sarà fattibile, ma io voglio pensare che la nostra Atalanta, per quanto la amiamo, sia un esempio per tutti in questa guerra, indipendentemente da cosa decideranno i vertici del calcio“.

So – aggiunge il Bocia- che questo va contro i suoi stessi interessi economici, ma so anche che lei è uomo di fede. E non importa perdere tre a zero a tavolino ogni partita: Bergamo e la sua gente vengono prima della nostra squadra. Credo basti pensare anche a quanti tifosi atalantini si è portato via questo maledetto virus“. Lo storico capo ultrà chiude la sua lettera affermando: “Non pensiamo che tornare all’Atalanta equivalga al ritorno alla normalità, vorrebbe dire non rispettare chi non siamo riusciti a piangere e che per Bergamo ha dato la vita. Per tornare a seguire la Dea c’è sempre tempo. Un giorno, neanche tanto lontano, vinceremo lo scudetto, ma adesso esultare per un gol di Gomez non ha più senso. Questa unica già storica strage cittadina merita un’unica e storica decisione“.

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https://www.facebook.com/SostienilaCurva/posts/2789847037759904?__tn__=K-R

Il post ha raccolto centinaia di commenti e reazioni da parte di tifosi del club orobico e non solo. In molti hanno voluto mostrare la propria solidarietà ad un città che si trova ad affrontare un dramma, come molti altri comuni italiani.

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