Coronavirus, nuovo modello di autocertificazione: il Viminale invita a non scaricarlo

Covid-19 – Su Whatsapp ha iniziato a circolare un nuovo e falso modello di autocertificazione per giustificare i propri spostamenti alle autorità: il Viminale è intervenuto tramite una nota per invitare i cittadini a non scaricarlo.

Polizia
Polizia (Getty Images)

Grazie al tanto tempo a disposizione “concesso” dalla quarantena, c’è chi riscopre passioni che per incompatibilità con i propri impegni lavorativi aveva accantonato. Musica, arte, cucina, ne abbiamo prova tramite i social. E chi invece, non sapendo come dare un senso alla propria giornata decide di mostrare il proprio estro per mettere in circolo fake news, bufale. Forse per goliardia, forse semplicemente perché non ha compreso la portata della gravità dell’attuale frangente. Una delle ultime trovate del web è un nuovo e falso modello di autocertificazione.

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Covid-19, nuovo modello di autocertificazione: si tratta di un falso

WhatsApp
WhatsApp (Getty Images)

Su Whatsapp negli ultimi giorni sta circolando un falso modello di autocertificazione. Il file presenta il logo della Repubblica con intestazione “Ministero dell’Interno-Dipartimento della Pubblica Sicurezza”, ma il Viminale tramite una nota ha reso noto che non si tratta di un documento ufficiale. L’unico e valido è quello scaricabile tramite il sito istituzionale. Il modulo bufala è molto simile a quello originale, differendo da quest’ultimo solo per poche informazioni.

Purtroppo, al momento, sono numerose le fake news in circolazione che cercano di accreditarsi sfruttando i loghi delle istituzioni. Di pochi giorni fa la notizia che su alcune palazzine, in tutta Italia, sono apparsi alcuni falsi avvisi con l’intestazione “Ministero dell’Interno- Dipartimento della Pubblica Sicurezza“. In questi ultimi si chiedeva alle persone non residenti di lasciare il palazzo su cui l’avviso era stato affisso. Nel medesimo si invitavano i condomini a consentire controlli da parte delle autorità. Diversamente si sarebbe potuti incorrere in sanzioni che prevedevano una multa fino a 256 euro e l’arresto fino a tre mesi che in casi più gravi variava dai 3 ai 12 anni.

Niente di vero. Anche in questo caso si trattava di un raggiro, pur presentando l’avviso l’intestazione del Ministero. Sostanzialmente gli abili truffatori da un lato volevano assicurarsi che persone appartenenti alle fasce deboli, come gli anziani, aprissero la porta per entrare indisturbati nelle loro case. Dall’altro che tutti i non residenti per non contravvenire alla legge avrebbero lasciato la propria abitazione, consentendo ai “topi d’appartamento” di agire indisturbati.

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Coronavirus falso avviso
L’avviso affisso dai truffatori in alcuni condomini (foto dal web)

La Questura di Napoli è immediatamente intervenuta rendendo noto che le Autorità mai avevano prodotto un documento di tal tipo e che quindi la popolazione era invitata ad alzare il livello d’allerta.

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