Ondata di caldo anomala in Antartide: lo studio sui possibili effetti

Un team di scienziati australiani ha analizzato in uno studio l’estate in Antartide, insolitamente caratterizzata da un’ondata di caldo anomala.

Ghiacciai
(Getty Images)

Il nostro Pianeta continua a combattere contro il surriscaldamento globale che sta facendo sentire i propri effetti soprattutto in Antartide dove si sta consumando un’estate abbastanza anomala per quanto riguarda le temperature. Nei mesi scorsi, i termometri sono saliti in maniera anomala facendo registrare diversi record sbalorditivi provocati da un’ondata di caldo molto pesante. Di quanto sta accadendo in Antartide si sono occupati degli scienziati australiani in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica britannica Global Change Biology. Dallo studio in questione è emerso che a poter influire sul fenomeno c’è anche il buco dell’ozono. Quest’ultimo andrebbe a disattivare lo scudo che agisce contro le correnti d’aria calda.

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Ondata di caldo anomalo in Antartide: lo studio di un team di scienziati australiani sugli effetti e le cause

Ghiacciaio
(Getty Images)

Temperature sempre più alte e preoccupanti quelle che si stanno registrando in queste settimane in Antartide. L’estate in corso sembra aver messo a dura prova il Polo Sud ed i suoi ghiacciai. Nelle scorse settimane le temperature sono salite ben oltre la media frantumando diversi record. A febbraio nella stazione di Esperanza, nel nord della penisola antartica, le colonnine di mercurio sono salite oltre i 18 gradi. Sull’isola di Seymour, il 9 febbraio, è stata registrata una temperatura di 20,75°. L’estate e questa ondata di calore è stata monitorata da un team di scienziati australiani dell’Università di Wollongong, dell’Università della Tasmania e dell’agenzia governativa Australian Antarctic Division che ne hanno analizzato i fattori.

Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Global Change Biology, come riporta Repubblica, ha fatto emergere che tra i fattori che possano aver influito sull’ondata anomala vi è il buco dell’ozono. Quest’ultimo, secondo gli scienziati, come riporta Repubblica, andrebbe a bloccare lo scudo che protegge l’Antartide dalle correnti calde favorendo venti di corrente sull’Oceano Antartico. Ovviamente queste correnti stanno sciogliendo i ghiacciai della zona, soprattutto quelli ubicati nella zona ovest: i più a rischio sono Pine Island e Thwaites, che sciogliendosi potrebbero andare ad innalzare il livello del mare anche di oltre un metro.

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Tale fenomeno, secondo gli scienziati, come riferisce Repubblica, si rifletterà sull’ecosistema dell’Antartide. Le inondazioni e lo scioglimento dei ghiacciai porteranno alla proliferazione insolita per un ambiente arido della flora e di microrganismi ed allo stravolgimento del clima che metterà a dura prova animali come foche e pinguini.

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