Allergie alimentari nei bambini: come evitare che si sviluppino

Introdurre precocemente alcuni alimenti nella dieta di un bambino può ridurre l’insorgenza di allergie alimentari.

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bambini (pixabay)

Le allergie alimentari nei bambini sono un tema estremamente delicato. Spesso si usano metodi fai da te del tutto inutili come quello di eliminare dalla dieta del piccolo uno o più alimenti per verificare l’esistenza di un’allergia. Al momento invece il test più attendibile  è quello di provocazione con un alimento sospetto.

In passato, fino agli anni 80 e 90 si riteneva che introdurre nella dieta dei bambini nei primi mesi di vita degli alimenti allergizzanti potesse sensibilizzarli ed evitare che le allergie alimentari potessero quindi svilupparsi. In realtà tale teoria si è dimostrata totalmente infondata se non addirittura dannosa. Studi recenti hanno infatti dimostrato che ritardare l’introduzione di alimenti solidi oltre il 6° mese non solo non previene l’insorgere di un’allergia alimentare ma al contrario potrebbe anzi agevolarla.

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Allergie alimentari più diffuse nei bambini

Fino al 2014 i pediatri sconsigliavano l’uso del latte vaccino in favore dell’assunzione di formule lattee a ridotta allergenicità. Recentemente però tali indicazioni sono state messe in discussione favorendo anzi l’uso del comunissimo latte vaccino sia in assenza di latte materno che durante il periodo dello svezzamento. Anche l’introduzione delle uova è cambiata all’interno della dieta dei bambini. In passato i pediatri sconsigliavano l’assunzione del tuorlo prima dei 6-7 mesi di vita e dell’albume prima che il piccolo avesse compiuto un anno. Studi più recenti hanno invece dimostrato che un’introduzione precoce delle uova, cioè tra il 4° e il 6° mese riuscirebbe addirittura a ridurre la comparsa di allergia a tal alimento.

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Coronavirus bambini (newnotizie.it)

Stesso discorso per quanto riguarda l’introduzione di arachidi nell’alimentazione, per quanto questo sia poco usato nei primi anni di vita nei paesi non anglosassoni è comunque l’alimento che più di tutti ha dimostrato quanto la sua assunzione precoce possa ridurre il rischio di una tale allergia alimentare.

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