L’oncologo Paolo Ascierto: “Aspettiamo i dati ufficiali ma c’è molto ottimismo sulla base dei primi risultati raggiunti”.
Il dottor Paolo Ascierto ha parlato ad Askanews degli ottimi risultati sull’uso del Tocilizumab sui pazienti: “Dai trattamenti fatti prima della sperimentazione e da ciò che abbiamo avuto dagli altri centri, sembra funzionare e funziona di più nei pazienti non intubati che sono in reparto e che hanno parametri elevati infiammatori di base. Non è una panacea però che risolve tutti i problemi causati dalla pandemia da Coronavirus ma il Tocilizumab – il farmaco anti-artrite la cui sperimentazione è stata autorizzata dall’Aifa (Azienda italiana del farmaco) dopo i primi risultati incoraggianti sui pazienti trattati a Napoli – sembra che confermi le iniziali premesse”.
“Questo farmaco – ha spiegato ancora Ascierto – viene usato in queste ore in tutto il nostro Paese. 464 centri in tutta italia si sono registrati sul sito dell’Aifa e 209 centri hanno trattato almeno un paziente: questo report è riportato sul sito ufficiale dell’Aifa. Ci sono state e stanno arrivando tantissime segnalazioni dai vari ospedali per cui il trattamento sembra funzionare. C’è anche però un cauto ottimismo ma i dati ufficiali arriveranno dalla sperimentazione”.
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Ascierto: “Il Tocilizumab migliora la respirazione”
“Il farmaco – ha continuato Paolo Ascierto – viene usato nei pazienti oncologici per contrastare gli effetti collaterali delle immunoterapie, come l’eccessiva produzione di citochine che il sistema immunitario produce in seguito all’infezione, come accade nei malati con polmonite interstiziale causata dal Coronavirus Sars-cov2. Questa iperproduzione di citochine può provocare quello che si chiama ‘shock da citochina’, che è proprio la reazione fisica responsabile di una parte delle morti di malati di Coronavirus”.
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“Questa infiammazione importante – ha concluso l’oncologo napoletano – è quella che determina l’infiammazione a livello degli alveoli polmonari e quindi rende difficoltoso lo scambio dei gas. Il Tocilizumab va a neutralizzarlo e, riducendo questo, si riduce l’infiammazione e la respirazione migliora”.