Si abbassa l’età media per i malati di Coronavirus: lo studio

Secondo uno studio dell’OMS si è inesorabilmente abbassata l’età media di chi contrae il Coronavirus.

OMS (Getty Images)

In Italia il tasso di infettività da Coronavirus riguarda soprattutto pazienti ultra sessantacinquenni. Questo testimonia che il Belpaese è abitato da un altissimo numero di anziani. Ciò non distoglie l’attenzione dalle persone più giovani, perchè come ben sappiamo il Coronavirus è un nemico che non risparmia nessuno. Secondo uno studio approfondito dell’OMS nel mondo la progressività e l’aggressività del virus si stanno alimentando, coinvolgendo persone inferiori alla soglia d’età stimata. Pazienti con difficoltà respiratorie significative entrano in breve tempo nella fase della terapia intensiva. E’ accaduto già in alt’Italia nelle Regioni del Piemonte e della Lombardia, dove si è registrata una fetta di giovani adulti al di sotto dei cinquanta anni contagiata dalla malattia.

Gli studiosi sottolineano ancora più la perplessità sull’origine molecolare del Coronavirus. La degenerazione della situazione non si riesce a controllare, ne a prevedere. Nonostante ciò, rimane abbastanza alta la linea dei contagiati condannati all’intubazione per coloro che in precedenza già manifestavano patologie piuttosto gravi.

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I risultati raccapriccianti del Coronavirus: la situazione dei malati nel Mondo

Coronavirus
Contagi nel mondo (Getty Images)

Secondo lo studio statistico dell’OMS nel mondo aumentano i casi da Coronavirus. L’interessamento delle persone di giovane età, compresi i bambini, coinvolge tanti Paesi che dopo l’Italia si trovano a dover fronteggiare con tante difficoltà l’emergenza. Il caso dei bambini riguarda Stati Uniti e Belgio dove una decina di essi sono ricoverati d’urgenza. Si è registrato tra questi anche un decesso, nello Stato dell’Illinois nelle ultime 48 ore.

Ai record giornalieri di contagi dell’Italia, si accodano quelli di Tokyo, capitale del Giappone che ad oggi conta circa 100 infetti in appena una giornata. Annunciato anche lì lo stato di emergenza sanitaria nazionale: lo Stato deve far fronte già alla mancata presenza di posti letto per malati di Coronavirus

La situazione in Spagna non è delle migliori. I contagi e i decessi aumentano vertiginosamente, avanzando a braccetto con grande continuità. Il Ministro della Sanità spagnola ha annunciato nuove misure di sicurezza, estendendo l’utilizzo obbligatorio di mascherine a tutti i cittadini.

Una nuova e significativa impennata dei casi si è avuta anche in India dove nel giro di 48 ore si è avuto un aumento di infetti del 30% dei cittadini. Questi sono dati della Johns Hopkins University, mentre giara voce che il “paziente 0” indiano si sarebbe registrato durante una manifestazione religiosa, tenutasi a New Delhi un mese fa.

I casi di Coronavirus in Brasile sfiorano le 10.000 unità, anche se la situazione è abbastanza sotto controllo per il basso indice di mortalità. Si estendono però le misure di cautela nel Paese delle Favelas, che non può permettersi ulteriori posizioni aggravamento.

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Infine, la situazione in estremo oriente, soprattuto in Cina sembra tornare lentamente alla normalità nonostante nuovi casi di pazienti infetti nella provincia dell’Hubei. A Pechino, oggi si è tenuta la “giornata del silenzio” dove il presidente Xi Jinping e i vertici di Partito comunista hanno commemorato le prime vittime del Coronavirus.

 

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