Coronavirus, la Svezia fa dietrofront sul “tutto aperto”

Le statistiche sul numero di contagiati costringono la Svezia a cambiare strategia contro il Covid-19: il governo valuta se sia il caso di chiudere tutto. 

Covid-19 direttore Libero Senaldi Spagnola
Covid-19 (Getty Images)

Negli ultimi giorni a Stoccolma c’è stata un importante aumento di casi di contagio da Coronavirus con 6.443 contagi e 373 decessi. Nei Paesi limitrofi a quello svedese, il quadro della situazione è migliore. L’esecutivo della Svezia sembra voler correre ai ripari, adottando misure restrittive contro il Covid 19 come ci sono nelle altre Nazioni europee. E lo farà di fretta visto la situazione d’emergenza sanitaria. Nelle ultime ore è inoltre emerso un retroscena che racconta di come l’esecutivo di Stoccolma abbia già scritto una proposta proveniente dall’alto, un disegno legislativo che deve solo passare al vaglio dell’opposizione. Poi la quarantena e il distanziamento sociale entreranno in vigore anche in Svezia. Il Paese aveva previsto che erano consentiti gli assembramenti fino a 50 persone nei luoghi pubblici ma adesso ci si dovrà adeguare alle disposizioni delle altre Nazioni che hanno deciso di chiudere quasi tutto.

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Svezia, il premier Löfven: “Noi agiamo in modo diverso”

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Svezia (corrieredellasera.it)

“Ognuno decide come procedere per il distanziamento sociale e per rafforzare il sistema sanitario. Noi agiamo in modo diverso”, ha dichiarato il premier Stefan Löfven al ‘Dagens Nyheter’.

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Covid 19 (Getty Images)
Covid 19 (Getty Images)

Ora però in Svezia si discute per fare in modo di dividere la pandemia per fasi. La strategia finora adottata del lasciare “tutto aperto”, negozi, attività commerciali, uffici e altro, potrebbe presto terminare e cambiare rotta per andare verso la chiusura totale o quasi.

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