Covid-19, il “virus della lontananza”: la toccante lettera di Elena

Elena ha subito la perdita della nonna Carla a causa Covid-19 senza neppure poterle dire addio, per tale ragione ha scritto una toccante lettera a quella che lei stessa ha definito la sua “roccia”.

Anziani coronavirus
coronavirus (Getty Images)

In questo drammatico frangente tutta l’attenzione è catalizzata sui numeri: quelli dei decessi, quelli dei nuovi contagiati in 24 ore, quelli dei guariti. Nei salotti televisivi è spasmodica la gara dell’intervista esclusiva al virologo più illustre, al politico più influente. Si parla di colpe, responsabilità: della Cina che ha sottovalutato la letale portata del virus, dello Stato Italiano che non avrebbe fatto abbastanza.

Ma spesso, in questa ipertrofia di informazioni, nel dibattito tra numeri reali e sommersi, ci si dimentica che si parla di vite umane. Alcune spezzate, altre salvate, altre ancora che lottano. Famiglie intere devastate dallo straziante dolore di non poter dire addio ad un proprio caro. Nel caso dei più anziani, il rammarico di non aver potuto stringere la mano nell’atto dell’estremo passaggio a chi è stato compagno di una vita. Nel caso dei più giovani l’aver perso da un giorno all’altro un punto di riferimento. È il caso di Elena Cappellini, una ragazza che purtroppo a causa del virus che ha definito “il virus della lontananza” ha visto andare via la sua “roccia”: la nonna Carla. Strappata all’affetto dei propri cari in un modo atroce, nella totale solitudine. La giovane ha scritto una lettera per ricordare la donna che nel corso di tutta la sua vita ha dimostrato forza e determinazione, non mancatele neppure quando ha lottato contro il virus.

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Covid-19, il “virus della lontananza”: la toccante lettera di Elena in ricordo della nonna

Anziana soccorsa
(Foto di Sabine van Erp-Pixabay)

Si chiama Elena Cappellini, ed è una delle tante persone che adesso sta vivendo il dramma di aver perduto una persona cara senza poterle dire addio. La giovane ha visto, o meglio ha saputo dai medici che l’amata nonna Carla dopo 20 giorni di agonia a causa del virus non ce l’ha fatta. Ha perso la sua battaglia contro questo letale nemico invisibile, non senza prima però lottare strenuamente.

Elena ha scritto una lettera alla nonna scomparsa a causa del Covid-19. Ha messo nero su bianco le parole che non ha potuto dirle, l’addio che non le è stato concesso di renderle. È un vero emotional rollercoaster lo scritto della giovane, riportato integralmente dalla redazione de La Nazione, che non può che far riflettere.

Cara nonna, in questo momento non so di preciso dove sei…voglio pensare che tu abbia raggiunto il nonno e che finalmente tu possa aver trovato quella pace che in quest’ultimo anno avevi perso“. Inizia così Elena la sua toccante lettera alla nonna Carla scomparsa.  La ragazza prosegue parlando di quelli che sono stati i giorni più duri, ossia quando la nonna ha ingaggiato l’incessante battaglia contro il Covid-19 che purtroppo ha avuto la meglio. Carla avrebbe dimostrato anche in quel frangente la sua forza, questo quanto avrebbero riferito i medici. Questi ultimi Elena li definisce angeli che ogni giorno dimostrano la loro dedizione nelle corsie degli ospedali senza mai fare un passo indietro.

Carla era una roccia per la giovane nipote. Elena la chiamava “nonna sprint“, era così eccentrica che spesso per il suo modo di vivere era al centro delle risate con le sue amiche. “Era un vero spasso sentirti raccontare storie delle tue esperienze. Sei per me l’esempio che la vita va vissuta a pieno. I tuoi 82 anni portati alla grande, senza nessun acciacco, con un grande spirito… Chissà – prosegue Elena nella sua lettera riportata da La Nazionecome ti eri trasformata, chissà se quegli occhi verdi si erano accorti che qualcosa stava succedendo“.

“Nonna ti voglio dire grazie”

Elena poi prosegue ringraziando la nonna per come le ha fatto trascorrere l’infanzia, per tutte le volte in cui le è stata vicina, per gli insegnamenti che non dimenticherà mai. Come non dimenticherà mai la sua eleganza, la sua bellezza, i suoi occhi il suo sorriso. Non potrà mai scordare l’incredibile forza della donna che sino ad oggi è stato il suo punto di riferimento.

Carla, stando alla toccante lettera della giovane Elena, ha trascorso il compleanno in ospedale. Intubata, sola. Ciò che la famiglia sapeva di lei era quanto veniva riferito dai medici. Ed è proprio da questi ultimi, dietro la cornetta di un telefono, che hanno appreso la tragica notizia. La giovane chiosa dicendo: “Sei stata forte nonna, come lo sei stata in tutta la tua vita“.

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Queste parole dovrebbero far riflettere. Dovrebbero far pensare che dietro ogni persona deceduta ce ne sono molte altre che piangono, in silenzio, una scomparsa.

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