Turista si perde in mezzo al niente | salvo grazie a messaggio sulla sabbia

Un turista finisce sperduto nel bel mezzo di un zona impervia e popolata di animali selvaggi. Il suo salvataggio è degno di un film.

turista salvo
Un turista salvo grazie ad un messaggio sulla sabbia Foto dal web

Pensavamo che qualcosa del genere accadesse soltanto nei film. Invece è successo nella realtà. Un turista smarritosi in una zona completamente isolata e lussureggiante all’interno di un parco naturale è riuscito a farsi trovare nel più classico dei modi. Lui si chiama Geoff Keys, è un cittadino britannico di 63 anni ed il suo salvataggio ha avuto luogo grazie ad una pensata che, a quel punto, chiunque tra noi avrebbe tentato disperatamente di fare. Geoff si era perso nel Parco Nazionale di Jardine, nella regione del Queensland, nel nord dell’Australia. Si tratta di una zona caratterizzata dalla presenza di migliaia di specie differenti di piante e di animali, specialmente di grosse dimensioni. L’uomo era rimasto bloccato lì per due giorni, poi ha scritto “HELP 28/07” a caratteri cubitali nella sabbia. Una mossa disperata che per fortuna ha sortito l’effetto sperato.

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Turista salvo in stile Tom Hanks in ‘Cast Away’

Ma come ha fatto a finire lì? Il 63enne si era messo in viaggio per esplorare una parte del parco ancora poco conosciuta. Però si è perso, restando anche a piedi e senza cibo, oltre che completamente solo. Si era allontanato per 12 chilometri dalla posizione di partenza, un campo base. Una distanza facilmente copribile con qualsiasi mezzo di locomozione. Ma ritrovarsi a piedi in mezzo al nulla selvaggio è ben altra cosa. Ad un certo punto Geoff ha anche temuto per la propria vita. Poi ha pensato di scrivere il messaggio, che da un elicottero sarebbe stato facilmente visibile. Con la parola “aiuto” e la data del giorno.

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Detto fatto, quando è scattato l’allarme della scomparsa dell’uomo, subito è partito il setaccio della zona del suo ultimo avvistamento. “Appena ho visto l’elicottero ho saltellato con tutte le mie forze. Una mano dall’elicottero mi ha salutato e ho capito di essere salvo”.

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