L’estate si avvicina, il virologo Clementi: “Al mare con le mascherine”

Il Professor Clementi traccia in consigli per l’estate che si avvicina. Indossare le mascherine sarà fondamentale per evitare i rischi di contagio

estate Clementi
mare (Getty Images)

L’estate 2020 si avvicina ed è bene prepararsi psicologicamente ad affrontarla con le pinze. Questa la testimonianza del Professor Clementi, virologo dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Secondo il professore sarà importante prima di tutto evitare le manifestazioni di affetto più comuni come potrebbe essere un abbraccio. Il rischio del riavvicinamento tra le persone potrebbe distogliere l’attenzione dal virus. Per cui bisogna predicare cautela e rimanere con il coltello tra i denti almeno fin quando il nemico sarà scomparso. L’invito del Professor Clementi inoltre si estende anche a bar, risoranti e attività commerciali di congrega. Anche lì sarà importante far rispettare le distanze di almeno un metro anche se seduti in uno stesso tavolo. Ma questa indicazione rimarrà in coda, in un futuro ancora più remoto, in quanto gli esercizi commericali sarebbero sinonimo di spazi chiusi. Il cittadino, invece, potrà essere inizialmente privilegiato a sfruttare aree ed ambienti aperti come appunto le spiagge.

Nonostante le distanze da rispettare non sarebbero un problema per l’inizio dell’estate, il Professor Clementi spinge per l’utilizzo obbligatorio delle mascherine chirurgiche. Sarà fondamentale indossare le mascherine mentre si prende il sole, nonostante le distanze. Magari in acqua anche quelle da sub” – conclude Clementi -.

L’ordinario di Microbiologia, infine, esprime una sua opinione per uscire in fretta da un tunnel senza luci. Sarà fondamentale conoscere gli asintomatici sulla questione Coronavirus. L’individuazione di questi soggetti potrebbero garantire un futuro più rassicurante scongiurando il ritorno della malattia. Per cui l’invito al Governo sarà quello di estendere le misure di campionamento sugli anticorpi per comprenderne meglio il numero di unità non ancora identificate.

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Il professor Clementi analizza il dato spaventoso sul virus presente in Lombardia

Clementi
contagi in crescita (Getty Images)

Il Coronavirus ha dimostrato la sua foma attitudinale di letalità in Lombardia senza precedenti. L’avvento del caldo, potrebbe attenuare la sua pericolosità perchè finora è stimato che tutti i virus con le temperature elevate tendono a morire. E se così fosse anche per il Covid-19, bisognerà aumentare le misure di controllo al varco durante gli spostamenti. L’insinuazione di un nuovo metodo di trasmissione si potrebbe ipotizzare anche con gli animali, soprattutto i pipistrelli. I mammiferi placentati, però, solitamente tendono a stare alla larga dagli esseri umani, in quanto pericolosi per la specie.

L’elevato contagio nella Regione Lombardia mette in campo le differenze con altre realtà del panorama italiano sul tema virus. In un’intervista a “La Stampa” il nostro Professor Clementi spiega le differenze con il Veneto ad esempio. La causa è ricercata nella macata preparazione e organizzazione al pericolo. Non si mette affatto in discussione l’efficienza del Sistema Sanitario Lombardo, quanto l’elevato bisogno di assistenza concentrata. L’incontrollabilità del problema sotto questo punto di vista è la grande differenza rispetto alla realtà veneta.

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A differenza invece, degli altri Paesi Europei, la Germania su tutti, dove il contagio è pressochè minimo rispetto ai dati in Italia. La spiegazione della differenza tra i due Paesi sul tema contagi è nota per un motivo di vaccinazioni da pneumococco che starebbero limitando la diffusione in terra tedesca.

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