Estinzione di massa nel Triassico e CO2: valori odierni simili a quelli di 200 milioni di anni fa

Stando ad una ricerca dell’Università di Padova, pubblicata su Nature, i livelli attuali di C02 sarebbero molto simili a quelli registratisi nel Triassico quando si verificò un’estinzione di massa.

Vulcano
(Foto di skeeze-Pixabay)

Un’inquietante analogia quella che collega l’attuale periodo, con una fase del Triassico in cui si verificò un’estinzione di massa. Ad accomunare i due i livelli di C02 presenti nell’aria. Il raffronto è stato effettuato da un gruppo di ricercatori dell’Università di Padova i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature.

Leggi anche —> Riscaldamento globale: 1,2 miliardi di persone a rischio stress termico

C02, i livelli attuali sono simili a quelli del Triassico quando si registrò un’estinzione di massa

Vulcano
(Foto di skeeze-Pixabay)

Il Triassico nella scala dei tempi geologici è il primo periodo del Mesozoico detto anche Era Secondaria. Temporalmente è possibile collocarlo circa 201 milioni di fa. Una ricerca condotta dall’Università di Padova e pubblicata dalla rivista Nature ha constatato che gli attuali livelli di CO2 sono simili a quelli registratisi nella fase finale del periodo, quando si verificò un’estinzione di massa.

Lo studio, titolato “Deep CO2 in the end-Triassic Central Atlantic Magmatic Province”, ha analizzato i magmi del Triassico di un’area definita Central Atlantic Magmatic Province, più ricchi di CO2 rispetto agli altri. La Camp 200 milioni di anni fa fu scenario di un’eruzione simultanea di numerosi vulcani dalla Francia sino alla Bolivia. Questo evento si verificò in concomitanza con una delle cinque estinzioni di massa verificatesi sul pianeta.

Orbene, la ricerca ha dimostrato che è possibile ritenere che le due circostanze possano essere collegate. Ciò tramite l’analisi di campioni provenienti dal Nord America, dal Marocco e dal Portogallo che hanno preservato le originarie bolle gassose. È emerso che quei magmi erano così ricchi di CO2 che potrebbero aver determinato l’estinzione.

Proseguendo nella ricerca, è emerso che la quantità del gas serra prodotta dal periodo eruttivo sia pari a quello delle emissioni umane previste per il 21° secolo dall’Intergovernmental Panel on Climate Change, organismo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. Qualora si concretasse tale ipotesi la temperatura globale potrebbe aumentare di circa 2°C e determinerebbe un’estrema acidificazione degli oceani.

Ciò ha condotto in conclusione a ritenere che i cambiamenti climatici del Triassico, dettati dalla ingente quantità di CO2 a causa dell’eruzione che portò all’estinzione di massa, sono gli stessi che potrebbero registrarsi in un prossimo futuro, non troppo lontano.

La sintesi dello studio

Il lavoro condotto dall’Università di Padova ha mostrato come ingenti quantità di CO2 di origine vulcaniche possano aver modificato irrimediabilmente il clima durante il Triassico causando l’estinzione di massa. Nella storia del Pianeta queste ultime, sarebbero nella stragrande maggioranza dei casi state generate proprio da eruzioni vulcaniche. Ed infatti, questi sono eventi in grado di sprigionare nell’aria ingenti quanti di CO2 tali da modificare l’ambiente ed il clima.

Leggi anche —> Inverno 2020, grande anomalia: quale record ha conquistato

Inquinamento
(JuergenPM-Pixabay)

La significativa scoperta dello studio risiede proprio nell’osservazione che la quantità di CO2 emessa nel Traissico sia molto simile a quella prevista per le emissioni dell’uomo nel 21° secolo.

Impostazioni privacy