Scontro Salvini-Conte, il leghista chiama Mattarella. Il contenuto della chiamata

Il primo rappresentante della Lega, Matteo Salvini contrariato sulle parole del Premier Conte, citate ieri durante la conferenza

Salvini Conte
Matteo Salvini (Getty Images)

Durante il consueto discorso del premier Conte agli italiani sulle misure di rafforzamento anti-Covid, Salvini storce il naso, puntando il dito contro l’esponente del M5S. Che il rapporto tra i due fosse incrinato, lo si sapeva già da tempo, ma da ieri, i toni utilizzati dal primo rappresentante della Lega suonano come una rottura definitiva. Neanche in un momento delicato che il Paese sta attraversando, maggioranza e opposizione riescono a trovare la quadra per il bene comune: gli italiani. Il Capo del Governo, Giuseppe Conte ha voluto sottolineare la mancanza di rispetto per il Paese da parte di Salvini e Meloni. L’invito del Premier è stato quello di non diffondere notizie false alla popolazione, soffermandosi sulla vicenda Mes e l’eventuale presa di posizione a riguardo. Quello di attingere l’economia da un fondo salva-stati è fuori luogo e costituirebbe per il Professor Conte un motivo di indebolimento per il Paese.

Il duro attacco del Premier sulle reti nazionali non è andato giù a Matteo Salvini che a nome della Lega e dei leader del partito di centrodestra, ha interpellato il Capo dello Stato. L’indignazione di Salvini è frutto di un operato contro i principi della democrazia italiana. Parole gravissime quelle recitate dal Premier Conte e denunciate dal capo della Lega a Sergio Mattarella. Salvini dunque rincara la dose, accentuando un odio già noto tra i due al momento del passaggio di consegne con gli esponenti del centrosinistra.

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Mattarella ascolta Salvini e rimanda ogni decisione nelle aule del Parlamento

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Matteo Salvini in calo (GettyImages)

Il Capo di Stato, Sergio Mattarella utilizza l’arma dell’ascolto sulle parole di rabbia espresse da Salvini in mattinata nei riguardi di Conte. L’inespressività del 12^ Presidente della Repubblica Italiana hanno un significato ben chiaro, coinciso nel rispetto del momento che il Paese sta attraversando. La lunga chiacchierata con Salvini ha abbracciato anche altri temi bocciati in precedenza dal pensiero leghista. Uno su tutti il decreto economico salva vita, sul quale stavano lavorando M5S e Lega in collaborazione, ma anche alcune proposte a riguardo erano state avvallate.

La linea di guida per la fuoriuscita dal tunnel per il Premier Conte sta nell’adottare, invece, un provvedimento per accogliere gli Eurobond. Una proposta conclamata da un ipotetico meccanismo solidale di distribuzione dei debiti a livello europeo attraverso la creazione di obblighi del debito pubblico dei Paesi facenti parte dell’eurozona.

Le critiche sollevate da Salvini hanno fatto scalpore anche nei cuori di Renzi e di Italia Viva, mostratosi preoccupato per il blocco totale dell’economia. Una mazzata per le famiglie italiane, che ad un mese dal lockdown rischiano di non soddisfare le esigenze primarie dei propri cari.

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Parlamento (Getty Images)

L’accusa di Salvini a Conte sulla gestione della vicenda paragonabile ad un regime totalitario, accompagnata dal silenzio di riflessione di Mattarella avrà modo di essere ridiscussa nelle aule del Parlamento.

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