Coronavirus, il Portogallo è la bandiera dell’eccezione

Nonostante la vicinanza geografica della Spagna, dove i casi di Coronavirus aumentano esponenzialmente, esiste un’eccezione: il Portogallo

Portogallo Coronavirus
Bandiera Portogallo (Foto dal Web)

L’elevato tasso di anzianità del Portogallo e un sistema sanitario superficiale non sono ricette abbastanza sufficienti per il Coronavirus per esprimersi ad alti livelli. I primi casi di infezione della pensiola iberica risalgono al 2 Marzo e ad oggi si contano “appena” 18mila contagiati e 600 morti. Un dato statistico considerevolmente banale, tenendo conto delle difficoltà che il Paese riscontra giornalmente. Il Portogallo rappresenta l’eccellenza soprattutto per gli anziani che scelgono di trascorrere a Lisbona e dintorni l’ultimo atto della loro vita. Un paradiso terrestre che potenzialmente avrebbe potuto rappresentare uno dei primi scempi  del Coronavirus. Così non è stato, nonostante le premesse favorevoli ad un’ondata di contagi tra le più alte in Europa.

Il Portogallo ha potuto contare su una classe politica basata sulla razionalità e un’unita d’intenti come pochi. La maturità e l’autodisciplina dell’intera popolazione che ha prontamente collaborato con le forze politiche per scongiurare effetti devastanti. Anche perchè il Paese conta solo 42 posti in terapia intensiva per ogni 100mila abitanti e non si sarebbe potuto permettere di combattere il nemico contando sulla forza del sistema sanitario.

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I fattori positivi che hanno reso immune il Portogallo dagli effetti devastanti del Coronavirus

Portogallo Coronavirus
Emergenza Covid 19 (foto dal web)

Ci sono molte pecularità sulle quali il Portogallo ha potuto avvalersi, esternando la forza necessaria per “alzare la voce” sul nemico. Una di queste è sicuramente l’organizzazione e il fattore tempo. Il Paese ha agito con tempestività sulla base di ciò che stava accadendo in Italia, con la Spagna che degenerava in coda. Lo stato di emergenza dichiarato il 19 Marzo, con neanche 300 casi sul territorio ha avanzato la chiusura anticipata di bar, ristoranti e negozi vari. Lisbona attualmente è l’unica area di maggiore interesse del Coronavirus ma di minore tono considerando l’enorme densità di popolazione. Il principale centro lusitano è anche il polo industriale del Paese iberico, così come la maggiore zona di attrazione turistica. Il turismo alza il suo livello in questo periodo, ma è stato prontamente scongiurato sia via terra che via mare.

Ma il Portogallo non si è solo limitato a chiudere i confini territoriali con il resto del mondo, ha anche dato il là all’attuazione dei permessi di soggiorno per coloro che già ne avevano fatto richiesta. Si tratta di un altro mattone da aggiungere alla lista verde, in quanto il Paese ha consentito di predisporre a tutti un accesso favorevole al sistema sanitario nazionale e di estendere il diritto alla gestione del contagio.

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Portogallo coronavirus
Emergenza Coronavirus (GETTY IMAGES)

Una serie di sfaccettature favorevoli che hanno giocato un ruolo importante nel bel mezzo di una epidemia a carattere internazionale. Un mix di fortuna, condito dalla voglia di imparare dagli errori degli altri, risultata l’arma vincente del Portogallo.

 

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