Coronavirus, l’attività che sale e quella che scende

L’attività che sale e quella che scende. E’ l’effetto del coronavirus che ha cambiato l’andamento dell’economia e la redditività dei mestieri

Soldi euro
(Getty Images)

L’attività che sale e quella che scende. E’ l’effetto del coronavirus che ha cambiato l’andamento dell’economia e la redditività dei mestieri. La chiusura di tante attività ha costretto a chiudere improvvisamente gli incassi e con le riaperture i tempi non solo uguali per la ripresa. Basta pensare ai gestori di locali, discoteche, ai ristoratori che pur aprendo saranno costretti a ridurre i coperti, o ai proprietari di palestre, che saranno le ultime ad aprire. Il divieto di assembramenti durerà molto e questo porta a dei cambiamenti anche in prospettiva sulla redditività delle attività lavorative. Solo in Europa, il coronavirus mette a rischio quasi 60 milioni di posti di lavoro. Alcuni di loro non riusciranno a rientrare nonostante le riaperture.

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L’attività che sale e quella che scende

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Soldi in banca (foto Pixabay)

Sono previsti, insomma, dei provvedimenti a danno di tanti lavoratori. Nel mirino delle misure di licenziamentocongedi non pagatitaglio delle ore lavorate e degli stipendi finiranno soprattutto i lavoratori impiegati nei settori vendite e customer serviceretailristorazione e turistico-alberghierocostruzioniservizi alla comunitàarte e intrattenimento. Avranno invece una migliore resa tutti gli impieghi che non richiedono il contato fisico. La vendita online, la distribuzione di prodotti multimediali hanno avuto senza dubbio una crescita negli ultimi tempi e continuerà per un po’.

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Soldi in mano (foto Pixabay)

Gli alimentari, invece, non hanno risentito della flessione. C’è stata una ripresa per le piccole botteghe sotto casa perchè più pratiche ai fini del rispetto delle regole anti assembramenti che proseguiranno anche dopo le prime aperture.

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