Fase 2, pronto il documento per la riapertura della task force di Colao

Chiuso ieri sera, insieme al comitato tecnico scientifico, il documento che traccia i suggerimenti da sottoporre a Conte e ai ministri per strutturare al meglio il programma sulla fase 2 in partenza il 4 maggio  

Fase 2
Vittorio Colao (tgcom24.it)

Terminato nella notte il documento per la ripartenza redatto dalla task force presieduta da Vittorio Colao. Sarà da presentare al tavolo del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte come prima proposta per l’impostazione della fase 2 che come stabilito inizierà in Italia il 4 maggio.

Ieri sera si è svolta la riunione, durata più di quattro ore, alla presenza dei rappresentanti del comitato tecnico scientifico. Ancora sconosciute le indicazioni che la task force ha messo a punto per dare delle linee sulla riapertura delle prime attività produttive perché a basso rischio. Ci sarebbe, addirittura, la proposta di una ripartnza in anticipo per alcuni settori.

Limature finali dunque concluse per i suggerimenti per l’inizio della fase 2 in modalità sicurezza.

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Fase 2, lavoro certosino di Colao ed i suoi

Conte
(foto profilo facebook)

Secondo le indiscrezioni Colao ed i suoi hanno fatto un lavoro certosino. Ha unito ed incrociato i dati di tutti i territori, dei diversi settori della produzione, passando per i trasporti. Il tutto cercando di capire ed analizzare le possibili ricadute sul Paese.

Le indicazioni contenute nel documento serviranno al premier Conte e ai suoi ministri per completare e chiudere il piano nazionale per la ripartenza.

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Proprio ieri infatti Conte ha annunciato che per la fine della settimana renderà pubblico il piano per la fase 2, un piano unico per il Paese che prenderà in considerazione le esigenze dei territori ma senza improvvisazione. Ci saranno delle “progressive riaperture” ha annunciato Conte perché riaprire tutto e subito sarebbe “irresponsabile” ha precisato.

Membro della scorta Conte (Getty Images)
Giuseppe Conte (Getty Images)

“Si prospetta una fase molto complessa” ha avvertito ieri il premier. Bisognerà, infatti, proseguire un allentamento progressivo delle misure attuali “e fare il possibile per preservare l’integrità del nostro tessuto produttivo. Il motore del Paese – ha concluso il premier – deve avviarsi ma sulla base di un programma ben strutturato”.

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