Fase 2| Il piano sulla ripartenza: date settore per settore e nuove regole

È proseguito nella giornata di ieri il confronto del Governo con tutte le parti che stanno lavorando alla Fase 2: le date individuate per la ripartenza sono il 27 aprile ed il 4 maggio.

Conte e Gualtieri mutui sospesi
Il premier Giuseppe Conte ed il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri (Getty Images)

Diventa sempre più incalzante la questione “Fase 2“. Il Governo nella giornata di ieri si è confrontato con tutte le parti che stanno lavorando all’elaborazione del piano per comprendere quali potrebbero essere le misure da adottare per far ripartire il Paese in completa sicurezza. Stando a quanto riferito dal Presidente Giuseppe Conte, non riapriranno tutte le attività al termine del lockdown: si tratterà di una messa in moto graduale con qualche allentamento e non di un completo stravolgimento.

Ormai gli italiani scalpitano. Una seppur minima riapertura potrebbe, anche in termini psicologici, appianare timori ed incertezze che al momento stanno divorando il Paese. Sempre però mantenendo alta la guardia. Come più volte rappresentato dalle istituzioni un errore in questo momento potrebbe vanificare gli sforzi compiuti in due mesi. Un lasso di tempo in cui gli italiani, l’economia, la sanità sono stati stravolti dalla crisi sistemica portata dalla pandemia.

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Fase 2, date di riapertura dei vari settori e nuove prescrizioni

funerali
Il Premier Giuseppe Conte e la ministra Luciana Lamorgese (GettyImages)

Prende sempre più forma la cosiddetta e tanto anelata Fase 2. Il momento in cui terminerà il lockdown è come noto il 4 maggio, ma secondo recenti sviluppi, già a far data dal 27 aprile, il Paese potrebbe vedere una timida ripartenza.

In quella data, riporta la redazione di Tgcom24, potrebbero essere sbloccati altri codici Ateco. Ciò si tradurrebbe in una ripresa delle attività per alcuni settori. A seguire, l’11 maggio i negozi e bar e ristoranti il 18.

Quanto agli spostamenti c’è maggior cautela e riservatezza. Nel week-end dovrebbe essere reso noto il piano stilato dal Governo, dalla Task Force e dal comitato tecnico scientifico. Tuttavia, riporta Tgcom24, è possibile che si allenterà la morsa sull’attività fisica che potrà essere svolta anche lontano da casa. Più stringenti, invece, le regole sugli spostamenti dal proprio comune di residenza fuori Regione.

Le decisioni in merito ad una riapertura di alcune singole attività il 27 aprile saranno assunte e varate tramite decreto dei ministri dello Sviluppo economico e dell’Economia. In questo caso ad essere coinvolti potrebbero essere comparti come, riporta la redazione di Tgcom24, macchinari per agricoltura o per l’industria. Il termine del lockdown, invece, avverrà a mezzo di un nuovo Dpcm.

Fase 2, i cinque punti per la ripartenza

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha parlato nella sua informativa al senato di quelli che saranno i cinque capisaldi della Fase 2. Ha parlato di distanziamento sociale ed utilizzo di mascherine, dei cosiddetti Covid-hospital, somministrazione di tamponi, di test sierologici e l’applicazione Immuni.

A compulsare il Governo in merito, invece, alla riapertura dei cantieri i vari Comuni d’Italia. Sul punto Colao, riporta la redazione di Tgcom24, avrebbe parlato di far ripartire il settore delle costruzioni ma con le dovute precauzioni. Si parla di tutelare quei lavoratori che non godono di buona salute o coloro i quali hanno superato i 60 anni. Ma in merito il Premier Conte va con i piedi di piombo. In Italia, infatti, sono numerosi gli over 60 che ancora lavorano in settori fondamentali e di grande supporto economico.

Altra proposta avanzata dalla task force, invece, dovrebbe riguardare anche la prevenzione nei cittadini di eventuali insorgenze di problemi psicologici. In merito il Comitato tecnico starebbe stilando un test da sottoporre ad un campione di 150mila persone.

Orari di lavoro ed utilizzo di mezzi pubblici: in città con l’app e la mascherina

Nel piano, come è ovvio che sia, rientrano anche le regolamentazioni sulla quotidianità e sull’utilizzo di quelli che vengono definiti spazi pubblici comuni. Il riferimento va ai mezzi di trasporto come metro, bus, tram. I vari gestori dovranno attivarsi per un capillare controllo per verificare il rispetto delle misure di sicurezza. In città bisognerà prestare massima attenzione. Nello specifico si dovrà indossare la mascherina ed usufruire sul proprio smartphone della tanto ormai nota app per monitorare i contagi.

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