La crisi economica colpisce soprattutto i millennials

La crisi provocata dalla pandemia colpisce maggiormente i millennials e la generazione Z (c.d. centennials). I primi però hanno già superato una crisi globale mai del tutto terminata, quella del 2008 e stanno mettendo in campo risorse psico-fisiche molto utili.

La crisi economica colpisce soprattutto i millennials
Coppia di Millennials (foto Pixabay)

La crisi economica derivata dall’emergenza sanitaria Covid-19 sta già colpendo soprattutto alcune fasce della popolazione.

In particolare, dal punto di vista generazionale, saranno soprattutto millennials e centennials a subire gli effetti economici dell’emergenza sanitaria.

A sostenerlo è la terza wave del Kantar Covid-19 Barometer, cioè lo studio globale che analizza in che modo il Coronavirus stia modificando attitudini e comportamenti degli individui in più di 50 Paesi.

Sebbene, infatti, sembri che millennials (i nati tra il 1981 e il 1996) e centennials (i nati tra il 1997 e il 2015) siano meno preoccupati rispetto alla popolazione di altre fasce d’età, la pandemia potrebbe avere un impatto molto più duro proprio su di loro.

Peraltro, sempre stando allo studio globale di Kantar più di metà dei millennials (il 52%) ed il 49% dei centennials ammette di aver già subito conseguenze sul proprio reddito.

Interessanti sono gli altri dati ad esempio sul modo di affrontare il momento di reclusione che stiamo vivendo.

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Come i millennials affrontano la quarantena e la crisi da Covid-19

La crisi economica colpisce soprattutto i millennials
Giovane donna (foto Pixabay)

E’ infatti molto interssante che lo studio mostri che i 18-34 enni si sono attivati maggiormente per mantenere e migliorare il proprio benessere psico-fisico anche in quarantena.

Inoltre, pare che, diversamente dalle altre generazioni, i millennials e i centennials abbiano modificato le proprie abitudini, dormendo di più e facendo esercizio ma anche meditazione: il 23% dei Centennials e il 22% Millennials fa meditazione più del resto della popolazione (vs 18% media generale).

Il quadro che emerge dallo studio globale è significativo almeno su due fronti: da un lato sembra che le due generazioni stiano affrontando la quarantena in modo proficuo, in quanto sono certamente impegnate nel tentativo di metterla a frutto (il 40% dei Centennials ed il 38% dei Millennials ha affermato di focalizzarsi sul proprio sviluppo personale mentre la media globale è del 29%); dall’altro lato l’impatto sui redditi che si è già verificato sembra non averle abbattutte eccessivamente.

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Papà e bimbo (foto Pixabay)

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