Il presidente del Consiglio Conte, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, hanno firmato un protocollo per la riapertura delle messe a partire dal 18 maggio. Alcune delle indicazioni contenute in questo documento sono l’ igienizzazione di chiese e oggetti sacri, igienizzanti agli ingressi, divieto di accesso per chi ha temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi, distanziamento all’ingresso e durante la messa, confessione con la mascherina, comunione data dal sacerdote con i guanti sulle mani del fedele e assenza di coro. Il protocollo, approvato anche dal comitato tecnico-scientifico, contiene al suo interno una lunga serie di misure.
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Durante le messe sarà omesso il coro
Tra le varie indicazioni, il protocollo impone per le messe, battesimi, matrimoni e funerali, di “ridurre al minimo la presenza i concelebranti e ministri, che sono comunque tenuti al rispetto della distanza prevista anche in presbiterio. Può essere prevista la presenza di un organista, ma in questa fase si ometta il coro”. Il documento prevede anche che “si continui a omettere lo scambio del segno della pace. I fedeli assicurino il rispetto della distanza sanitaria. La distribuzione della Comunione avvenga dopo che il celebrante e l’eventuale ministro straordinario avranno curato l’igiene delle loro mani e indossato guanti monouso; gli stessi – indossando la mascherina, avendo massima attenzione a coprirsi naso e bocca e mantenendo un’adeguata distanza di sicurezza – abbiano cura di offrire l’ostia senza venire a contatto con le mani dei fedeli.
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Le eventuali offerte non siano raccolte durante la celebrazione, ma attraverso appositi contenitori, che possono essere collocati agli ingressi o in altro luogo ritenuto ritenuto idoneo”. Le cresime sono state rinviate. La confessione deve avvenire “in luoghi ampi e areati”, e sacerdote e fedeli devono indossare sempre la mascherina”.
