Anticorpi Coronavirus | una possibile soluzione potrebbe venire dai lama

Alcuni ricercatori in uno studio congiunto avvenuto tra Belgio e Stati Uniti per trovare dei possibili anticorpi al Coronavirus individuano uno sbocco importante.

anticorpi Coronavirus
Ricerca anticorpi Coronavirus FOTO Getty Images

Alcuni scienziati hanno effettuato una scoperta in merito alla possibile rilevazione di alcuni anticorpi del Coronavirus, che potrebbe magari avere dei risvolti importanti in futuro. In particolare un anticorpo. Che si trova nell’organismo dei lama.

LEGGI ANCHE –> Sette casi in tutto il mondo. Scoperta una nuova malattia

Autori di questa scoperta sono i ricercatori dell’Università di Gand, in Belgio. Gli stessi sembrano possibilisti sul fatto che questa particella possa risultare utile per fermare il virus e parlano già di “progressi assai significativi” allo scopo di giungere ad un trattamento antivirale. Queste osservazioni portano la firma congiunta anche dei colleghi dell’Università del Texas. Uno degli studiosi coinvolti in quelle analisi, il professor Xavier Saelens dell’Istituto fiammingo di biotecnologia (VIB), parla anche della presenza pregressa sul mercato di un farmaco che è basato sugli anticorpi del lama. Si tratta del Caplacizumab, impiegato comunemente per trattare la coagulazione del sangue. I risultati di queste osservazioni hanno trovato pubblicazione sulla rivista specializzata di settore ‘Cell’.

LEGGI ANCHE –> Spostamenti tra regioni. Quando ci sarà il via libera tutti

Anticorpi Coronavirus, a cosa puntano i ricercatori

Gli scienziati parlano proprio di “anticorpi per il Coronavirus da parte del lama, capace di fare da scudo e di neutralizzare gli effetti nefasti portati dall’agente patogeno. Un altro ricercatore, il professor Dorien De Vlieger, fa sapere che l’obiettivo da perseguire è produrre un trattamento antivirale per l’uomo entro fine 2020. Che è un qualcosa di diverso rispetto al vaccino. In quest’ultimo caso infatti lo scopo è indurre il paziente a produrre da sé gli anticorpi. Un trattamento invece farebbe da barriera contro la malattia più nell’immediato, arginandone gli effetti. Proprio come riscontrato con il Tocilizumab, messo a punto da scienziati cinesi e poi dall’istituto ‘Pascale’ di Napoli grazie al professor Ascierto. Gli anticorpi del lama mostrano anche una certa predisposizione a potere essere sintetizzati.

LEGGI ANCHE –> Il Presidente dell’ISS Bursaferro consolida la politica del contagio

C’è ottimismo in merito ai possibili risultati da conseguire, da parte dei ricercatori in questione.

Impostazioni privacy