Muore di Covid, il primario commosso: “Sua nipote mi ha chiesto di accarezzarlo”

Giorgio Berlot, primario del reparto di Rianimazione dell’ospedale Cattinara di Trieste: “In più di 30 anni di servizio non avevo mai visto una cosa del genere”.

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Foto SEBASTIEN BOZON AFP via Getty Images

Giorgio Berlot, docente di anestesia e Rianimazione all’Università di Trieste e primario del reparto di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Cattinara del capoluogo friulano, ha raccontato: “Nella mia esperienza di medico non è la prima volta che mi ritrovo a dare queste comunicazioni anche se solitamente queste informazioni vengono date guardandosi negli occhi. La pandemia non ce lo permette e devo comunicare queste notizie alle persone per telefono, genitori, figli e nipoti che nelle ultime ore di vita dei loro cari non possono stargli vicini. Proprio questa mattina – racconta Giorgio Berlot visibilmente emozionato – un nostro malato è venuto a mancare e l’ho dovuto dire a sua nipote. Questa donna piangeva a dirotto ed è riuscita solo a dirmi ‘gli dia una carezza al posto mio’. È dura, è molto dura”.

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Il primario: “Le persone stanno ci stanno coccolando”

tamponi
tamponi (Getty Images)

“D’altra parte però c’è l’aspetto positivo della solidarietà anche nei confronti di noi medici e paramedici – continua il primario -. Le persone ci stanno riempiendo di cioccolate, di dolci e di pizze, la gente ci manda di tutto ma la situazione rimane molto dura da affrontare”. Io sono in terapia intensiva da 37 anni e una cosa del genere non l’ho mai vista in vita mia. Ho vissuto qualche altra epidemia: ricordo l’H1N1, la Sars, ma una con un virus così forte e di una vastità tale, che sparge infinito dolore e disperazione, non l’ho mai vista”.

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Ospedali con Covid-19 (Getty Images)

“Adesso tutti quelli che fanno i sapientoni, usando espressioni del tipo ‘lo sapevo’ o ‘l’avevo detto’, in realtà – conclude Giorgio Berlot neanche loro si aspettavano una malattia di queste enormi proporzioni”.

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