Aggiornamento Protezione Civile, bollettino 13 maggio: sono oltre 112 i guariti in Italia

La Protezione civile, come di consueto, nella giornata di oggi, mercoledì 13 maggio, ha pubblicato il bollettino in merito ai numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia.

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Pubblicato sul sito del Dipartimento della Protezione Civile il nuovo bollettino in merito all’epidemia da Covid-19 in Italia. Secondo i dati, i soggetti attualmente positivi sono ad oggi 78.457, 2.809 in meno rispetto a ieri, mentre i casi totali sono saliti a 222.104, con un incremento di 888 unità. Il numero dei guariti è salito a 112.541, ossia 3.502 in più nelle sole ultime 24 ore. Registrato un nuovo calo per quanto riguarda i ricoveri nelle terapie intensive: 89359 in meno di ieri. Infine, purtroppo si evince dal bollettino, sono saliti ancora i decessi con 195 vittime da ieri per un totale di 31.106.

Aggiornamento Lombardia: la conferenza stampa della Regione

Bollettino Protezione Civile: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di martedì 12 maggio

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Il Dipartimento della Protezione Civile nella giornata di ieri ha specificato che i soggetti positivi erano 81.266, mentre i casi totali erano saliti a 221.216, con un incremento di 1.402 rispetto a lunedì. La Protezione Civile ha però specificato che la Regione Lombardia aveva comunicato che di quelli conteggiati ben 419 erano riferiti alle settimane precedenti e non alle ultime 24 ore.

Salito anche il numero dei guariti: 109.039 in totale. Purtroppo si era aggravato anche il bilancio delle vittime che ha raggiunto ieri i 30.911 decessi. Infine, registrato un nuovo calo dei pazienti ricoverati nelle terapie intensive: 952.

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Bollettino Protezione Civile, l’aggiornamento sui numeri del Covid-19 di lunedì 11 maggio

Nella giornata di lunedì il Dipartimento della Protezione Civile ha aggiornato il bollettino sull’epidemia da Covid-19 in Italia. I soggetti positivi erano 82.488, invece i casi totali erano saliti a 219.814. Salito ancora il numero delle persone guarite dal coronavirus: 106.587 in totale. Si aggravava purtroppo il bilancio delle vittime che lunedì ha raggiunto i 30.739 decessi.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Protezione Civile, bollettino 11 maggio: sotto i mille i ricoveri in terapia intensiva

Addio autocertificazione, da lunedì cambia tutto

Stando agli ultimi aggiornamenti, salvo variazioni, a far data dal 18 maggio l’Italia compirà un altro grande passo avanti nella sua ripresa. Dal prossimo lunedì, infatti, dovrebbero rialzarsi le ultime saracinesche rimaste serrate come ad esempio quelle di ristoranti e parrucchieri. Le novità, però, non finiscono qui. Pare, infatti, che verrà eliminata anche l’autocertificazione e che, probabilmente, si potranno incontrare anche gli amici e raggiungere le altre case di proprietà. Nella giornata di domani, riporta La Stampa, il Ministero della Salute farà sapere se da questa riapertura anticipata saranno escluse le Regioni con il maggior numero di contagi. Tra queste si annoverano Lombardia e Piemonte, che stando alle ultime rilevazioni continuano a mostrare casi in misura di gran lunga superiore rispetto alla tendenza del resto della Penisola.

È chiaro che le attività potrebbero riaprire solo a determinate condizioni, ossia rispettando regole altamente stringenti.

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Stagione turistica, non tutti gli italiani andranno in vacanza

Una stagione turistica in perdita quella che è alle port. Questo è il quadro drammatico rappresentato da Enrico Postacchini, membro della Giunta di Confcommercio nel corso di una audizione alla Commissione Industria del Senato. Postacchini ha parlato di quella che si aprirà a breve sarà una stagione turistica destinata ad una perdita significativa. Nel dettaglio, aggiunge il responsabile turismo dell’associazione Alberto Corti, come riporta la redazione de Il Messaggero, le perdite che potrebbero registrarsi sarebbero intorno ai 120 miliardi da qui alla fine dell’anno. Altra problematiche esposte in audizione sono quelle legate al riempire le stanze degli alberghi ed al totale dei cittadini italiani che potranno andare in vacanza. Secondo Corti quest’ultimi, ad esclusione dei proprietari di una seconda casa, saranno solo il 20% degli italiani.

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La protesta degli chef stellati, da Borghese a Cracco: a rischio fiore all’occhiello dell’Italia

Il governo deve coinvolgerci nella discussione delle regole“, ha affermato Carlo Cracco. “Non c’è sostegno economico né tantomeno chiarezza sulle strategie di ripartenza” ha tuonato Alessandro Borghese. “Sarà devastante il dispendio tra sanificazioni, gel e dispositivi” ha dichiarato Filippo La Mantia. Queste sono soltanto alcune delle eccellenze italiane che hanno lamentato la propria insofferenza nei confronti delle decisioni assunte dal Governo in merito alla ripartenza ed a quelle che dovrebbero essere le misure da attuare. La ristorazione italiana, fiore all’occhiello del Paese, potrebbe uscire devastata da questa epidemia e dalle conseguenti misure assunte in fase di ripartenza.

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