I bambini non sono ‘untori’: la nuova scoperta

Covid-19, nuovi studi hanno evidenziato l’impatto del nuovo virus nei bambini: scoperte interessanti.

bambini mascherine
Bambini all’asilo (foto Pixabay)

Il coronavirus continua a diffondersi velocemente nel mondo. Il numero dei casi positivi continua ad aumentare così come i morti. Gli esperti continuano a condurre diversi studi e ogni giorni scoprono qualcosa di nuovo in merito al nuovo terrificante Covid-19. Secondo alcuni studi passati in rassegna da Sara Gandini, direttore di ricerca presso lo School of Molecular Medicine, i bambini potrebbero non essere ‘untori’. Stando all’analisi dei dati, il contagio parte raramente dai bimbi sia verso i coetanei che verso gli adulti. Stando all’analisi, è improbabile che l’apertura degli asili e delle scuole possa portare ad un incremento significativo della mortalità. Un caso emblematico arriva dalla Francia: un bambino in Francia positivo al coronavirus ha avuto 112 contatti scolastici e nessuno di loro ha contratto il virus.

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Covid-19, i bambini non sono ‘untori’: il parere di Silvestri

Virus bambini nonni ricerca
(Getty Images)

Guido Silvestri è un virologo molto conosciuto che, durante l’emergenza, ha pubblicato a cadenza quotidiana sul suo account Facebook alcune pillole di ottimismo. Nella nuova rubrica ‘Pillole di Ottimismo 2.0’ l’esperto italiano della Emory University ha invitato il Comitato tecnico scientifico ad analizzare e prendere in considerazione i dati disponibili in merito ai bambini e al loro basso rischio di contagio e di trasmissione del nuovo coronavirus. I bimbi, infatti, hanno una scarsa probabilità sia di ammalarsi per Covid-19 che contagiare coetanei ed adulti.

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Questo virus, tuttavia, continua a riservare misteri. Secondo uno studio di qualche settimana fa, con il Covid-19 sono aumentati di 30 volte i casi di Kawasaki nei bambini. La malattia di natura infiammatoria che tende a colpire i vasi sanguigni ha colpito soprattutto i bambini positivi al coronavirus: alcune rilevazioni sono state effettuate all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

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