Poliziotto “killer” in manette: rischia 25 anni di reclusione

Un poliziotto killer di origini americane macchia la sua fedina penale: ora dovrà rispondere in tribunale di fronte ad un’accusa di omicidio colposo

Derek Chauvin
Derek Chauvin e George Floyd (foto dal web)

Il poliziotto Derek Chauvin non è nuovo a lanciarsi in gruppi di sparatorie tra i vicoli di Minneapolis negli Stati Uniti d’America. Il profilo di Chauvin non è nuovo all’eccessivo uso della forza durante le sue missioni di pattugliamento. Probabilmente il ruolo di sicurezza che riveste non si addice alla sua personalità feroce e a volte seza scrupoli.

Il poliziotto aveva già ricevuto numerose denunce nella sua realtà di vigilante proprio a causa del suo modo di operare sul posto di lavoro. In 19 anni di carriera professionale è stato schedato per ben 3 volte come simbolo per il suo modo di fare polizia razzista.

In particolare a Derek era stata assegnata la mansione di sedare i capricci e il baccano di un latino-americano di nome Wayane Reyes. Uno scontro in cui Chauvin ha avuto la meglio scaricando la sua feroce e pericolosa indole sul corpo della vittima. Si parla di ben 16 bossoli trovati all’interno del corpo di Reyes.

Da lì in poi sul suo conto sono arrivate ben 17 lamentele, fino all’ultima ricostruzione panoramica da film western che questa volta non è passata inosservata ai colleghi del corpo militare di cui fa parte.

LEGGI ANCHE —–> Emanuele Scieri, chiusa l’inchiesta: i tre indagati per omicidio. Il caso

L’accusa mossa contro Derek Chauvin e la ricostruzione del misfatto

Derek Chauvin
Polizia ucraina (foto dal web)

Il procuratore del poliziotto killer ha favorito l’arresto del suo assistito che ora sarà chiamato a rispondere in tribunale alle accuse di omicidio colposo. Chauvin rischia inoltre 25 anni di reclusione per aver steso e ucciso un ragazzo afroamericano George Floyd, sul quale sembra non avergli risparmiato davvero nulla.

Secondo una prima ricostruzione, la polizia ha confermato che i due già si conoscevano, avendo lavorato per la sicurezza dello stesso night club, il Nuevo Rodeo come bodyguards.

Una volta aver steso e ammanettato la vittima, Derek Chauvin ha premuto il suo collo con il ginocchio, impendendogli il respiro.

LEGGI ANCHE —–> Omicidio George Floyd, continuano le proteste. Trump: “Se saccheggiano, spariamo”

Derek Chauvin
Polizia di New York (foto dal web)

Sulla scena del delitto ha fatto sapere il vicepresidente del capoluogo della contea di Hennepin, erano presenti altri 3 colleghi, che assistevano senza intervenire alla scena. Per loro licenziamento in tronco dal corpo di sicurezza.

Se vuoi essere sempre informato in tempo reale su gossip, news, televisione e spettacolo, seguici sulle nostre pagine FacebookInstagram e Twitter

 

Impostazioni privacy