Alcuni dipendenti di Facebook contro Zuckerberg: “Non esiste posizione neutrale nel razzismo”

L’ambiente si surriscalda in casa Facebook: alcuni dipendenti sono contrari alla posizione assunta da Zuckerberg nei confronti dei post del presidente Donald Trump sul caso George Floyd e le manifestazioni contro il razzismo.

Mark Zuckerberg (GettyImages)
Mark Zuckerberg (GettyImages)

Dopo la morte di George Floyd sono esplose e continuano le proteste dei manifestanti che chiedono giustizia per il 46enne ucciso dal poliziotto Derek Chauvin, che è stato arrestato e lasciato dalla moglie. Intanto per alcuni dipendenti di Facebook troppo silenzio dall’alto non va bene. E mentre su Twitter i cinguettii di Donald Trump vengono segnalati, sul social network di Mark Zuckerberg non accade niente ed è una scelta voluta. In un’intervista a Fox News, infatti, il fondatore ha dichiarato: “Facebook non deve essere l’arbitro della verità”. Il direttore della gestione dei prodotti di Facebook, Jason Toff ha criticato la gestione di Zuckerberg sui post del presidente americano: “Non sono fiero di come si sta muovendo l’azienda e molti colleghi con cui ho parlato la pensano come me. Dobbiamo far sentire la nostra voce”. Anche altri colleghi di Toff hanno seguito il suo esempio e disapprovato Zuckerberg pubblicamente. “Il silenzio è complicità”. “Non esiste posizione neutrale nel razzismo”, commenta l’ingegnere Lauren Tan, scrive Andrew Crow (responsabile del design per il sito web). “Censurare informazioni che potrebbero aiutare le persone ad avere una visione completa dei fatti è sbagliato, ma concedere una piattaforma per incitare alla violenza e diffondere disinformazione non è accettabile”, dice Jason Stirman (responsabile del team di ricerca e sviluppo).

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Durante le proteste contro il razzismo per la morte di Floyd è stato ucciso un uomo

George Floyd
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Durante le proteste per l’omicidio di George Floyd, un uomo è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco a Louisville. In un tentativo di dispersione di una manifestazione gli agenti di polizia del Kentucky hanno “risposto al fuoco”, a dirlo è la Nbc.

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George Floyd
(GettyImages)

Il network statunitense ha spiegato che il capo della polizia di Louisville, Steve Conrad ha confermato la notizia, dichiarando: “Agenti e soldati hanno iniziato a sgomberare un terreno e a un certo punto sono stati colpiti. Hanno risposto al fuoco, abbiamo un morto sulla scena”.

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