Bologna, Mihajlovic: “​Sto molto bene, mi sento più forte di prima”

L’allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic, colpito circa un anno fa dalla leucemia, ha parlato alla presentazione del progetto Ail “Con Sinisa per la ricerca”.

Sinisa Mihajlovic
Sinisa Mihajlovic (Getty Images)

È trascorso quasi un anno da quella conferenza stampa che commosse tutti, durante la quale l’allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic  svelò di essere stato colpito dalla leucemia. Il tecnico serbo ieri ha preso parte alla presentazione del progetto “Con Sinisa per la ricerca” dell’Ail di Bologna in qualità di testimonial. Durante la conferenza stampa, Mihajlovic  è tornato a parlare della malattia affermando che il peggio sembra essere ormai passato.

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Mihajlovic: “Quando i medici mi dissero della leucemia chiesi se avessi potuto ancora vivere”

Sinisa Mihajlovic
Sinisa Mihajlovic (Getty Images)

In occasione della Giornata Nazionale per la lotta contro le Leucemie, i Lifomi e il Mieloma, l’Ail di Bologna ha presentato il progetto “Con Sinisa per la ricerca“. Testimonial, come si evince anche dallo stesso nome, è l’allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic, colpito l’anno scorso da una forma acuta di leucemia mieloide per la quale ha affrontato un trapianto di midollo osseo lo scorso ottobre. Ad oltre otto mesi dall’intervento, il peggio sembra essere fortunatamente ormai alle spalle. Ad affermarlo è lo stesso ex giocatore serbo durante la conferenza stampa.

“​Sto molto bene – ha spiegato il tecnico del club rossoblu, come riporta la redazione di Calciomercato.commi sento più forte di prima. Per tornare alla normalità  vuole un anno affinché si possa tornare alla normalità, ma dipende da persona a persona. Faccio 10 chilometri di corsa e gioco a paddle. L’importante, però, è non fare l’eroe, non esagerare“.

Mihajlovic ha proseguito affermando di essere felice della decisione dell’Ail di sceglierlo come testimonial per questo progetto ed ha voluto ringraziare tutti i medici che gli sono stati vicini in questi mesi, in particolar modo il dottor Tura ed il Dottor Cavo. Quando i medici -aggiunge il tecnico serbo- mi comunicarono la malattia, non sapevo molto e chiesi se avessi potuto ancora vivere: la loro risposta fu positiva. Questo grazie alla ricerca che in questi anni ha reso possibile curare determinate patologie che prima erano incurabili”. Mihajlovic ha poi spiegato che la ricerca è fondamentale, cosi come lo è donare, un piccolo sacrificio che può salvare la vita.

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Sinisa Mihajlovic
Sinisa Mihajlovic (Getty Images)

Intanto l’allenatore è impegnato per preparare al meglio il big match contro la Juventus che attende il suo Bologna lunedì prossimo, la prima gara per i rossoblu dopo diversi mesi di stop per via dell’emergenza coronavirus.

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