Covid-19 Calabria, per i giovani non esiste alcuna zona rossa

Il comune di Palmi Calabro sotto il presunto effetto del Covid-19: per i giovani teenager della costa ionica, la regione continua ad essere immune

calabria movida
Giovani e movida (foto dal web)

Le ultime notizie in merito ai nuovi focolai da Covid-19, la Calabria è una delle regioni più colpite della Fase 3. A Palmi Calabro, secondo la stima di medici e infermieri, esistono almeno 3 zone di quartiere in barba al nemico. Per questo motivo il presidente della regione ha disposto il divieto degli spostamenti.

Il focolaio sarebbe nato dalla scoperta di 8 soggetti positivi al coronavirus, infettati da una coppia proveniente dalle zone settentrionali del Paese. Nel gruppo dei nuovi schedati sono coinvolti i comuni di Pietrenere, Scinà e Tonnara.

Nonostante le regole ferree imposte dalla regione, i giovani teenager dei quartieri suddetti sembrano non curarsi del pericolo e delle eventuali ed incontrollabili conseguenze. Il contenimento dlla pandemia vine puntualmnte scalzato da masse di movida notturna che se ne infischiano con estrema leggerezza dell’obbligo di indossare la mascherina, piuttosto che mantenere il distanziamento sociale.

Le località di Soverato e Catanzaro, a distanza di un’ora dal piccolo focolaio dei quartieri di Palmi, sono state prese di mira dai giovani, incuranti di un ritorno, oggi più prevedibile che mai.

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Coronavirus, le immagini di una “movida giovanile” fuori controllo: le disposizioni regionali

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(Getty Images)

Le immagini ad un’ora dal centro segnalato in rosso dalle autorità, il fine settimana, i ragazzi si riversano sulle balconate della costa ionica, determinando una movida fuori controllo. Per loro il virus non sarebbe mai esistito, così come il rispetto delle norme di contenimento della pandemia.

La Calabria infatti risulta essere una delle prime regioni di Italia a riaprire i battenti, tra cui bar, discoteche e luoghi di ritrovo e assembramento come sale scommesse e bingo. Di fronte allo scoppio di una presunta bomba ad orologeria , l’ordinanza emessa dalla regione alza l’asticella dell’attenzione e sottolinea il rispetto massimo delle norme anti-coronavirus.

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Assurda situazione Coronavirus Italia Foto dal web

Nei casi di violazione delle misure igieniche previste in tutta Italia, un esercizio commerciale calabrese può essere sanzionato in maniera “pesante”, con un’ammenda amministrativa salata e la chiusura dai 5 ai 30 giorni della propria attività.

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