Coronavirus, il bollettino del 26 giugno: quasi 900 nuovi guariti

Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi venerdì 26 giugno, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia.

Coronavirus
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I numeri relativi all’epidemia da coronavirus in Italia sono stati diffusi tramite tabella sanitaria dal Ministero della Salute. Oggi, stando a quest’ultima, il numero delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza è salito a 239.961 con un incremento di 255 casi. Nuovo calo dei soggetti attualmente positivi che ad oggi ammontano a 17.638 (-665). Aumentano i ricoveri in terapia intensiva (+2) che ad oggi contano 105 pazienti. Il numero dei guariti è giunto a 187.615 con un incremento di 890 unità. Purtroppo si aggrava ancora il bilancio dei decessi con 30 morti nelle ultime 24 ore che portano il totale a 34.708.

Coronavirus, bollettino Protezione Civile: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di giovedì 25 giugno

Coronavirus aggiornamento protezione civile
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Nella giornata di ieri, stando ai dati diffusi dalla Protezione Civile, i casi di contagio complessivi salivano a 239.706. In calo, invece, i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 18.303. Scesi anche i pazienti ricoverati in terapia intensiva103 in totale. Il numero dei guariti era giunto a 186.725. Infine, purtroppo, nuova crescita dei decessi che portavano il bilancio complessivo a 34.678.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Aggiornamento Protezione Civile: il bollettino del 25 giugno

Bollettino Protezione Civile: i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia nella giornata di mercoledì 24 giugno

Il Dipartimento della Protezione Civile nella giornata di mercoledì ha reso noto che i casi di contagio complessivi salivano a 239.410. In decrescita, invece, i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 18.655. Anche i pazienti ricoverati in terapia intensiva scendevano: 107 in totale. Il numero dei guariti era giunto a 186.111. Infine, purtroppo, si aggravava il bilancio dei decessi per un numero complessivo di 34.644 vittime.

La Protezione Civile precisava mercoledì che la Provincia Autonoma di Trento aveva effettuato un ricalcolo dei dati: “61 deceduti in meno rispetto a quanto precedentemente comunicato;
447 guariti in più rispetto a quanto precedente comunicato;
Totale casi aumentato di 387 unità rispetto a quanto precedentemente comunicato”.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Protezione Civile, il bollettino del 24 giugno: 30 nuovi decessi

Il direttore aggiunto dell’Oms Guerra: “Il Covid-19 si sta comportando come la Spagnola”

I fatti dicono che il Genoma virale è ancora lo stesso. L’Andamento di un’epidemia come questa da Covid-19 è ampiamente previsto e prevedibile e si sta comportando come ipotizzato“. Queste le parole del direttore aggiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Ranieri Guerra durante la puntata di stamane di Agorà, in onda su Rai 3. Parlando della situazione nel nostro Paese, il professor Guerra ha proseguito affermando: “C’è una discesa che coincide con l’estate, ma questo era accaduto anche con la Spagnola che ebbe esattamente lo stesso andamento che sta avendo il Covid: andò giù in estate e riprese ferocemente a settembre e ottobre, facendo 50 milioni di morti durante la seconda ondata“.

Il direttore dell’Oms ha spiegato, inoltre, che se è vero che gli esperti stanno lavorando affinché le terapie intensive, svuotatesi in questi giorni, non si riempiano di nuovo, durante la stagione autunnale quando in molti credono si possa verificare una seconda ondata.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —>Il direttore aggiunto dell’Oms Guerra: “Il Covid-19 si sta comportando come la Spagnola”

Lo studio sul Covid, seconda ondata in 10 Paesi ma non in Italia

Sarebbero 21 su 45 i Paesi che attualmente hanno deciso di allentare le misure di prevenzione: nello specifico, quelle sul distanziamento. Stando ad un recente studio condotto dall’Università di Oxford, in 10 di questi si starebbe iniziando a registrare un innalzamento della curva epidemica. Il rischio è quindi quello che si possa registrare una seconda ondata di contagi.

In cima alla lista gli Stati Uniti, a seguire l’Iran e poi Germania, Svizzera ed Arabia Saudita. L’Italia sembrerebbe essere esente. Sempre gli esperti di Oxford, hanno tracciato una “scala di rilassatezza”, ove sono stati collocati i vari Paesi in base al rischio di una recrudescenza.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Lo studio sul Covid, seconda ondata in 10 Paesi ma non in Italia

Covid-19, rivelati i sintomi dei vaccinati: la situazione

Il vaccino anti-covid 19 potrebbe essere pronto, secondo le previsione, prima della fine di quest’anno. Come ribadito dalle Istituzioni, solo quando sarà scoperto allora la popolazione mondiale sarà al sicuro. Orbene, i ricercatori dell’Università di Sechenov (Mosca), pare abbiano iniziato già le prime sperimentazioni sull’uomo.

Il cluster di 20 individui sarebbe composto da volontari, di età compresa tra i 18 ed i 65 anni. La sperimentazione sta seguendo tutti i protocolli, e lo scopo sarà anche quello di verificare eventuali insorgenze di sintomi.

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