I carabinieri hanno aperto le indagini dopo la misteriosa morte di un ventenne, a Trento. Dalle ricostruzioni pare sia caduto facendo parkour.
È successo a Trento, dove un giovane di appena vent’anni è stato trovato morto sul tetto del vagone di un treno. Il mezzo percorreva la linea Valsugana, da Trento fino a Primolano (Vicenza). A scoprire il corpo è stato il capotreno, una volta giunto al capolinea. Secondo quanto è emerso dalle prime indagini, la causa della morte è riferibile al trauma cranico che il ragazzo avrebbe subito schiantandosi contro il mezzo in corsa. I carabinieri stanno ora effettuando le indagini ed ipotizzano una serie di piste: tra queste, quella del parkour.
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Trento, i carabinieri indagano: tra le piste il parkour
Pare stesse facendo parkour, il ragazzo trovato morto sul tetto di un treno del convoglio Trento-Primolano. Il parkour, disciplina estrema sviluppatasi in Francia agli inizi degli anni ’90, consiste nell’eseguire un percorso nel modo più rapido ed efficiente possibile, adattando il proprio corpo all’ambiente circostante. Esso prevede corse, arrampicate e salti anche da grandi altezze, spesso dai tetti degli edifici. Il termine deriva da parcours du combattant (percorso del combattente), cioè il percorso che viene eseguito durante l’addestramento militare. Secondo le prime ricostruzioni, il giovane, trentino di origini rumene, sarebbe precipitato sul tetto del vagone saltando da un edificio circostante. Sembra infatti che il ragazzo fosse piuttosto pratico di questa disciplina. Alcuni ipotizzano anche che egli abbia colpito accidentalmente i fili dell’elettricità ad alta tensione, rimanendo fatalmente folgorato.
Ambulanza (Getty Images)
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