L’origine dei focolai da coronavirus nei più grandi mattatoi d’Europa

Secondo un’indagine medica del dottor Lopalco, l’origine dei nuovi focolai da coronavirus ha inizio in determinati ambienti refrigeranti

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Mattatoio di Mantova, il più grande d’Europa – foto dal web

Il Dottor Pierluigi Lopalco, ordinario della Facoltà di Igiene ambientale dell’Università Normale di Pisa ha cercato di studiare una giusta motivazione che spiega la causa d’origine dei focolai da coronavirus delle ultime settimane.

Dopo intense ore di lavoro, la ricerca medica ha avuto risposte giustificate in alcuni ambienti, destinati alla vendita alimentare. Parliamo di mattatoi, nei quali il virus, ospite dei macelli freschi di prelievo si sarebbe annidato.

La causa primordiale dell’incredibile affiatamento con la fresca carne animale, condiviso dalla capacità di ambientamento del nuovo coronavirus sarebbe da attribuire al freddo interno delle celle di conservazione. L’abbassamento notevole di temperatura nei mattatoi, ben al di sotto dei 0 gradi centigradi favorisce le intenzioni del nemico e determina nello stesso tempo una netta flessione delle difese immunitarie.

Dunque sarà un gioco da ragazzi, nonchè luogo favorevole per il SARS-COV-2 per rilasciare più sensibilmente filamenti di RNA malevoli, una volta entrato a contatto con l’organismo umano. La ricerca, condotta nei minimi particolari dal dottor Pierluigi Lopalco ha trovato conferme, grazie ad un’indagine scientifica condotta in collaborazione dell’Asl di Bari.

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Mattatoi e ambienti refrigeranti la causa scatenante il coronavirus “estivo”

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ambiente refrigerante – foto dal web

La carne destinata al macello dunque sarebbe la strategia e il rifugio ideale per il virus in queste ore calde che accompagnano le nostre giornate. Lo scoppio dei nuovi focolai da coronavirus ha interessato l’Italia a macchia di leopardo, tra la preoccupazione della gente.

Sotto inchiesta e indagine di medici e ricercatori è uno stabilimento di mattatoio in terra mantovana, il più grande d’Europa. Da lì sarebbe partita la nuova minaccia che per ora non conta individui in terapia intensiva e altri in stato respiratorio aggravato, ma ha riconosciuto la positività al virus in ben 68 persone.

Oltre allo stabilimento di Mantova, l’intera europa sarebbe a rischio nelle zone in cui è ubicata un’altissima frequenza di ambienti refrigeranti come a Guetersloh in Germania, Irlanda, Francia Olanda, USA e Canada.

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carne alla piastra

Infine Pierluigi Lopalco completa la sua disamina scientifica, scongiurando il pericolo carne come via alimentare e presunto elemento di trasmissione dell’infezione sulle tavole degli italiani.

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