“Stanze di tortura”, la cruda scoperta tra Olanda e Belgio

Le “Stanze di tortura” erano nascoste dentro dei container e contenevano diversi strumenti di violenza. La scoperta è avvenuta grazie al lavoro congiunto di polizia britannica ed Europol

Stanze di tortura
(foto dal web)

Un ritrovamento orrendo quello che è stato fatto dalla autorità olandesi. Gli agenti avrebbero scoperto delle presunte “stanze di tortura” all’interno di container trasformati in celle. Un ritrovamento macabro e anche ben nascosto fatto al confine tra Olanda e Belgio.

Le notizie a riguardo sono ancora poche ma l’ipotesi è che le stanze potrebbero essere state usate da una rete criminale internazionale dedita a rapimenti, riciclaggio e vari traffici illeciti. Questo è stato l’esito di una inchiesta che da tempo era portata avanti dalla polizia britannica e dall’Europol. Per questo ritrovamento sei sarebbero le persone sottoposte a custodia e molte altre, centinaia, quelle arrestate, secondo quanto riferisce la Cnn.

I container erano allestiti nei minimi particolari: non solo vari strumenti di tortura all’interno tra cui una sedia da dentista con cinghie, manette, bisturi e cesoie ma anche telecamere e materiale fonoassorbente che rivestiva tutte le stanze. Un allestimento da brividi ma fatto a regola d’arte.

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“Stanze di tortura”, il simbolo di una rete criminale internazionale
tanze di tortura
(foto dal web)

L’indagine che ha portato alla scoperta delle stanze di tortura è stata lunga e impegnativa. La polizia ha lavorato a lungo sul caso ed è riuscita ad entrare in una chat crittografata chiamata EncroChat.

È qui che si attiva un servizio di messaggistica istantanea che viene usato dal mondo criminale per organizzare e coordinare la distribuzione dei beni illeciti. Sulla chat sono stati intercettati i piani della rete criminale internazionale.

Le perquisizioni sono state diverse e tra queste compare anche una casa di Rotterdam che secondo gli inquirenti potrebbe essere la base dell’organizzazione.

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Stanze di tortura
(GettyImages)

Anche qui i ritrovamenti sono stati diversi: ben 24 chili di MDMA, tre furgoni rubati, due BMW, sette pistole e una variante cinese dell’AK-47. Solo alcune delle armi, ben 25 come ha spiegato la Procura olandese, del piccolo arsenale nascosto. Per chi indaga sarebbero servite per una serie di rapimenti che grazie all’irruzione sono state stroncate sul nascere.

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