Covid, Li Meng Yan a Fox News: “La Cina ha insabbiato le ricerche”

La dottoressa Yan accusa il governo di Pechino di essere a conoscenza della trasmissione da uomo a uomo molti giorni prima rispetto a quanto dichiarato e ha mostrato alcune conversazioni con uno scienziato del Centro per il controllo malattie (Cdc)

Dr. Li Meng Yan (Web)
Dr. Li Meng Yan (Web)

ESCLUSIVA: la virologa cinese accusa Pechino di insabbiamento del coronavirus, fugge da Hong Kong: So come trattano gli informatori“. Così ha aperto ieri il canale televisivo di informazione statunitense Fox News con la comunicazione di questa notizia bomba.

Il governo cinese era a conoscenza del nuovo Covid molto prima di quanto abbia dichiarato fin dall’inizio. La denuncia, pubblicato con una lunga intervista rilasciata a Fox News, è di Li Meng Yan, virologa di Hong Kong. La dottoressa, virologa e immunologa presso la School of Public Health di Hong Kong insieme al marito, ha lasciato clandestinamente la città il 28 aprile scorso chiedendo protezione ai servizi segreti americani che l’hanno nascosta in una località non resa nota del Paese.

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Li Meng Yan nell’intervista afferma di essere stata una delle prime virologhe al mondo a occuparsi del nuovo Covid nel laboratorio universitario in cui lavorava, un laboratorio di riferimento per l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sui virus influenzali e le pandemie. Racconta che nel dicembre del 2019 le era stato chiesto dal suo supervisore Leo Poon di esaminare un gruppo di casi simili alla Sars provenienti dalla Cina continentale.

Il 31 dicembre Li Meng apprende da un collega del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie, (Cdc), centro di ricerca indipendente con sede a Pechino, che il virus si trasmetteva da uomo a uomo e di averlo riferito a Leo Poon, che le disse di “non dire nulla ed essere prudente”.

Li Meng: “Sapevo di essere in pericolo”

Il 9 gennaio l’Oms rilasciò una dichiarazione per far sapere che “secondo le autorità cinesi, il virus in questione può causare gravi malattie in alcuni pazienti e non si trasmette facilmente tra le persone”. Secondo la dottoressa, anche il virologo Malik Peiris, della stessa università, era al corrente della situazione. “Molti dei miei colleghi nel mio laboratorio a Pechino sono virologi e sapevano a quale catastrofe stavamo andando incontro. Avevano il dovere di fare qualcosa”.

Dopo giorni di silenzio da parte dei suoi superiori Li Meng decide di agire e condivide le sue ricerche con un blogger statunitense. “Dopo sole quattro ore, è arrivata la prima risposta dal nostro governo: avevano cambiato il numero di casi da 60 a quasi 200. E hanno ammesso finalmente che il virus poteva essere trasmesso da uomo a uomo“.

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Dr. Li Meng Yan (Web)
Dr. Li Meng Yan (Web)

Sapevo di essere in pericolo a Pechino”, ha detto la virologa e ha anche spiegato come il marito si sia rifiutato di seguirla negli States per paura di ripercussioni da parte del governo cinese. “Poche ore dopo la mia partenza, la polizia è piombata a casa mia. Hanno messo a soqquadro l’appartamento in cerca di prove, hanno interrogato la mia famiglia e hanno cancellato il mio account lavorativo“. La donna confessa di sentirsi in pericolo e di temere che non rivedrà più la sua famiglia.

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