Padova, si risveglia dall’ictus e parla con un accento slavo

Dopo un ictus un 50enne italiano si risveglia e parla con un accento slavo. Lo studio sul caso è condotto dall’Università di Padova

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(Getty Images)

Ci sta lavorando un team molto articolato perchè il caso è raro e ha dell’incredibile. La squadra guidata da Konstantinos Priftis del Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova collabora con Lorella Algeri, UOC Psicologia Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Laura Barachetti, USC Neuropsichiatria Infantile Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Silvia Magnani, Nuova Artec Milano, Serena De Pellegrin e Marika Gobbo UOC Clinica Neurologica Azienda Ospedale Università di Padova. Tutti insieme per capire come mai un uomo di 50 anni si sia risvegliato dall’ictus e parla una lingua diversa. Precisamente si tratta di un accento slavo. L’uomo ha superato bene tutta la degenza, non ha più problemi, a parte uno: parla slavo. E’ la sindrome da accento straniero, molto rara.

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Università di Padova studia un caso raro

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(Pixabay)

Per capire la rarità del denomeno basta andare indietro nel tempo e nella casistica. Dal 1800 a oggi, su 115 casi con lesione all’emisfero cerebrale sinistro, problema che ha causato l’ictus al 50enne, Solo in tre hanno subito sindrome da accento straniero al risveglio.  Lo studio effettuato dall’Università di Padova in collaborazione con i suddetti professionisti, è stato pubblicato su “Cortex” con il titolo “Acquired neurogenic foreign accent syndrome after right-hemisphere lesion with left cerebellar diaschisis: A longitudinal study.

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Laboratorio
LABORATORIO (Getty Images)

La spiegazione sarebbe la seguente: la lesione cerebrale ha causato nel’uomo una modificazione del luogo e del modo di articolare alcune vocali che ha generato nell’ascoltatore la percezione dell’accento straniero: ipotesi che hanno portato alla conclusione di quello che è noto come ipometabolismo del cervelletto.

 

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