Alex Zanardi, le condizioni di salute, parla il figlio: “Sono sicuro di una cosa”

Le condizioni di salute di Alex Zanardi sono leggermente in miglioramento: un tifoso in sala d’aspetto nello stesso ospedale del campione ha detto: “E’ una tigre, ce la farà e da qui, vedrete, verrà fuori in piedi”

Zanardi incidente
Alex Zanardi incidente parla la cugina Foto dal web

Jacopo, il tifoso di Alex Zanardi magari ha ragione quando dice che l’ospedale in cui è ricoverato dovrà essere per lui il “luogo del risveglio”. La moglie e il figlio Nicolò hanno detto che “i medici lavoreranno per svegliarlo e poi si vedrà”. Il figlio di Zanardi ha dichiarato inoltre: “Papà ce la farà, io e la mamma gli parliamo”. I medici e gli infermieri hanno detto che il campione reagisce agli stimoli esterni come le strette di mano ma hanno sottolineato che non bisogna correre e seguire tutto l’iter del risveglio dell’ex campione di Formula 1. Da oltre 10 giorni Zanardi non viene più sedato e si va avanti per gradi come prevedono i casi simili secondo il protocollo medico e farmacologico.

LEGGI ANCHE -> Alex Zanardi, dimesso dall’ospedale: trasferito in una clinica per la riabilitazione

Lo step successivo a cui sarà sottoposto Alex Zanardi

Zanardi avviata riduzione sedazione
(Getty Images)

Lo step successivo a cui sarà sottoposto Zanardi è abituare il suo cervello a riaccendersi e anche i muscoli ad attivarsi nuovamente. Il campione sarà trasferito al policlinico di Lecco, dall’ospedale di Siena dove si trova adesso. I parenti e i familiari stretti di Alex giocano un ruolo importante per la ripresa del paziente, così come afferma un neurologo dell’ospedale senese, il cui nome non compare per rispetto ai suoi colleghi.

LEGGI ANCHE -> Alex Zanardi, parla l’esperto: “Ho un brutto timore”

Se vuoi essere sempre informato in tempo reale, seguici anche su sulle nostre pagine Facebook, Instagram e Twitter

Alex Zanardi con il figlio Niccolò
Alex Zanardi con il figlio Niccolò

Il neurologo spiega ancora: “Ma decisivo sarà il lavoro di stimolazione neurologica e fisica. Se il paziente risponde la strada che all’inizio sembra in salita, e lo è, può lentamente posizionarsi su un piano più orizzontale”. 

Impostazioni privacy