Coronavirus, il bollettino del 29 luglio: ancora in calo i ricoveri in terapia intensiva

Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, mercoledì 29 luglio, ha diffuso i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.

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Il Ministero della Salute ha fornito il consueto aggiornamento sull’epidemia da coronavirus in Italia. Stando ai nuovi dati, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza sono giunti a 246.776 con un incremento di 289 unità rispetto alla giornata di ieri. Nuova crescita per i  soggetti attualmente positivi che ammontano 12.616, ossia 7 in più di ieri. Prosegue il calo dei pazienti in terapia intensiva: sono 38 i ricoveri in totale, ossia meno 2 rispetto a ieri. Le persone guarite sono, invece, 199.031 in totale (+275). Infine, come si evince dall’aggiornamento quotidiano, nelle ultime 24 ore sono stati registrati 6 decessi che portano il bilancio complessivo a 35.129.

Il Ministero ha precisato che la provincia autonoma di Bolzano ha effettuato un ricalcolo eliminando un caso perché inserito due volte.

Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata martedì 28 luglio

Coronavirus
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Il Ministero della Salute, nella giornata di ieri ha reso noto che le persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza erano salite a 246.488. Di questi 12.609 soggetti risultavano essere attualmente positivi. Tornavano in calo i pazienti in terapia intensiva, ieri 40 in totale. Salivano ancora i guariti: 198.756 in totale. Il bilancio complessivo in Italia delle vittime era salito a 35.123.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino del 28 luglio: i dati dell’epidemia

Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata lunedì 27 luglio

Nella giornata di lunedì il Ministero della Salute, come di consueto ha reso noti i numeri dell’epidemia. I casi di contagio erano saliti a 246.286. In aumento ancora anche i soggetti attualmente positivi risultati essere 12.581. Salito anche il numero di pazienti in terapia intensiva ieri 45 in totale. Le persone guarite dall’inizio dell’emergenza erano 198.593. Purtroppo, ieri si erano registrate ulteriori vittime che portavano il bilancio complessivo dei decessi a 35.112.

Nelle note della tabella sanitaria si leggeva che l’Abruzzo aveva corretto il numero relativo ai casi testati ed i tamponi che erano errati, mentre la Sardegna aveva ricalcolato i casi dopo aver inserito erroneamente due casi di positività. Infine, una delle vittime calcolate ieri era relativa alla scorsa settimana.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino del 27 luglio: 5 nuovi decessi

Dipendenti di un ristorante positivi al Covid-19: si teme focolaio partito da un luogo di preghiera

A seguito dei controlli, dopo un primo caso di positività, altri tre dipendenti di un ristorante di Jesolo, in provincia di Venezia, sono risultati positivi al Covid-19. I controlli del Dipartimento di prevenzione dell’Ulss 4 erano scattati nei giorni scorsi, dopo che un cuoco, un uomo originario del Bangladesh, ma residente nel comune in provincia di Venezia, era risultato positivo. L’uomo, come riferisce la redazione de Il Gazzettino, dopo essersi sentito male si era recato prima dal medico e successivamente al pronto soccorso, dove lo staff medico lo hanno sottoposto al tampone. All’esito del test, i tecnici dell’Ulss 4 hanno disposto la chiusura del ristorante ed i controlli per i titolari e tutti i dipendenti, tre dei quali sono risultati positivi, tutti asintomatici.

Adesso le autorità sanitarie stanno cercando di capire, dove il cuoco possa aver contratto il Covid-19, circostanza sulla quale stanno indagando i tecnici dell’Ulss 4 e la Polizia locale. Il timore, come riporta Il Gazzettino, è che l’uomo possa aver contratto il Covid-19 in un luogo di preghiera.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Dipendenti di un ristorante positivi al Covid-19: si teme focolaio partito da un luogo di preghiera

Stato d’emergenza: scuola, smart working. Gli effetti delle proroga

Approvata dalla Camera la proposta di proroga, in Italia, dello Sato d’emergenza. Dopo giorni di accese polemiche, a breve verrà sottoposta al Consiglio dei Ministri. Qualora dovesse essere avallata, la scadenza del periodo sarà fissata al 15 ottobre. Rassicurazioni ai cittadini giungono dal Premier Giuseppe Conte.

In cosa si traduce tale misura? In primo luogo a venir coinvolto il mondo del lavoro. Ed infatti, sarà concesso a tutti i soggetti con figli di età inferiore agli anni 14 di poter continuare con lo smart working. Anche la scuola subirà gli effetti: previste misure straordinarie sino alla fine del periodo della cessata emergenza.

Dal punto di vista dei trasporti, invece, ad essere coinvolti i collegamenti con i Paesi ad alto tasso di contagio.

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Coronavirus, la Russia pronta ad approvare il vaccino | La data è imminente

Stando alle ultime notizie che giungono dalla Russia, quest’ultima sarebbe in procinto di approvare il proprio vaccino. I rumors parlano di due settimane. A renderlo noto l’emittente Cnn che si è rifatta alle dichiarazioni di alcuni alti funzionari. Per il 10 agosto il vaccino dovrebbe essere pronto e sarà il frutto del lavoro dell’Istituto Gamaleya di Mosca.


Kirill Dmitriev ha definito il frangente come un “momento Sputnik”, dice Kirill Dmitriev che guida il fondo sovrano russo, l’organo finanziatore del progetto .

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