Vite al Limite. June McCamey, 268kg e quel lutto che le ha sconvolto la vita

Vite al Limite. Il programma ha come titolo originale My 600 lb life e segue per un anno pazienti affetti da obesità patologica

Vite al Limite
June McCamey – foto dal web

Il programma Vite al Limite ci ha insegnato una cosa: chi arriva a pesare quasi 300 kg ha ovviamente un disturbo alimentare ma le cause non sono quasi mai da ricercare nel piacere del cibo in sè. E’ chiaro, subentra dopo una componente abitudinaria, ma spesso l’obesità patologica a tali livelli è scatenata da fattori traumatici gravi: abusi, abbandoni, depressione, vessazioni di ogni genere.

Ognuno reagisce come può, con i mezzi che gli sono stati dati a disposizione. Il cibo spesso è associabile alla droga per la dipendenza che scaturisce.

E’ anche il percorso di June McCamey. La strada fisica che ha dovuto fare per incontrare il chirurgo bariatrico Nowzaradan non è stata molta, proveniendo da Houston (Texas) dove si trova la sua clinica. La strada psicologica che invece si è lasciata alle spalle è infinita.

Leggi anche >>> VITE AL LIMITE. CHAY GUILLORY, LA PERDITA DI PESO È STATA SOLO L’INIZIO

Vite al Limite. June McCamey, la rinascita dopo il baratro

Impostazioni privacy