Bimba di 10 anni abortisce dopo lo stupro, attacco dell’estrema destra

Una bimba di São Mateus Brasile è rimasta incinta dopo essere stata violentata ripetutamente dallo zio. Polemiche per l’aborto al quinto mese

Bambina di 10 anni abortisce Brasile (foto dal web)
Bambina di 10 anni abortisce Brasile (foto dal web)

In Brasile si torna a parlare a gran voce di aborto dopo la notizia dell’interruzione di gravidanza di una bimba di appena 10 anni rimasta incinta dopo lo stupro da parte dello zio 33enne.

La piccola originaria di São Mateus, una città dello stato brasiliano di Espírito Santo – come riporta la BBC – aveva scoperto di essere incinta il 7 agosto, quando era stata visitata nell’ospedale poco distante da casa a seguito di forti dolori alla pancia. Su segnalazione dei medici è stata interrogata dalla polizia raccontando di essere vittima degli abusi sessuali dello zio dall’età di sei anni. Dopo aver ricevuto l’autorizzazione ad abortire la bambina aveva dovuto spostarsi in aereo con la famiglia per 1800 chilometri fino a Recife, nello stato di Pernambuco, perché l’ospedale di São Mateus si era rifiutato di praticare l’intervento.

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La legge brasiliana consente l’aborto volontario solo nei casi di rischio di morte per la madre, stupro denunciato alla polizia o anencefalia. I medici di São Mateus si sono rifiutati di eseguire l’intervento perché il caso della bambina non era “supportato dalla legislazione vigente”, la gravidanza questa gravidanza aveva superato le 22 settimane previste dalla legge.

Intanto il medico responsabile dell’intervento ha dichiarato al Jornal Nacional che l’operazione è stata effettuata “riducendo al minimo la sofferenza” della bambina, che “sta clinicamente bene, sollevata”. Intanto, lo zio della piccola, accusato di averla violentata per quattro lunghi anni, è stato rintracciato dopo una breve fuga e arrestato dalla polizia. Lo ha confermato ad un portale locale Renato Casagrande, governatore dello Stato di Espírito Santo.

In Brasile si protesta contro la decisione di far abortire la bimba

Manifestanti anti aborto fuori dall'ospedale (foto dal web)
Manifestanti anti aborto fuori dall’ospedale (foto dal web)

La maggioranza dei brasiliani è contrario alla legalizzazione dell’interruzione di gravidanza, che rappresenta un delitto penale. Tuttavia sono centinaia le cliniche clandestine che la praticano. Critiche per l’aborto sono giunte da gruppi di destra ed organizzazioni evangeliche.

I giornali locali fanno sapere che la bimba è stata aggredita una volta arrivata in taxi presso in ospedale a Recife da alcuni manifestanti religiosi di estrema destra. I manifestanti si sono recati in ospedale dopo che Sara Giromini, attivista di destra anti-aborto, ha pubblicato il nome della piccola e l’ubicazione dell’ospedale in un video sui social media. Sara Giromini ha lavorato per il ministro per le donne, la famiglia e i diritti umani sotto la legislazione del presidente Jair Bolsonaro.

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Anche la Conferenza episcopale locale (Cnbb) si è espressa in termini duri. In una nota, il presidente della rappresentanza cattolica, Walmor Oliveira de Azevedo scrive: “La violenza sessuale è terribile, ma la violenza dell’aborto non si spiega, date tutte le risorse esistenti e messe a disposizione per garantire la vita dei due bambini”.

Bambina di 10 anni abortisce Brasile (foto dal web)
Bambina di 10 anni abortisce Brasile (foto dal web)

La volontà della ragazza è sovrana”, ha detto il giudice Antonio Moreira Fernandes, della Corte di giustizia dell’Espírito Santo.

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