Coronavirus. Oms: “Sconfiggeremo il virus in meno di due anni”

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la pandemia finirà tra meno di due anni. Un auspicio più che una previsione: l’ultima pandemia, la spagnola, durò, appunto, 2 anni. 

Oms
Tedros Adhanom Ghebreyesus (foto dal web)

A 8 mesi dalla sua comparsa in Cina, il Coronavirus ha fatto 800mila morti e 22 milioni di contagi in tutto il mondo. La speranza dell’Oms è che la pandemia possa essere sconfitta in meno di due anni.

A dirlo è il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, secondo cui «Oggi il virus si muove più velocemente perché sono aumentate le connessioni, ma allo stesso tempo abbiamo più conoscenze e tecnologie per fermarlo».

Al momento il Coronavirus continua a diffondersi, con aumenti significativi che interessano Stati Uniti (5,6 milioni di contagi) Brasile (3,5 milioni di contagi) e India (circa 3 milioni di contagi).

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Coronavirus: aumentano i contagi in Europa

Coronavirus Spagna
Medici spagnoli (Pixabay)

In Europa preoccupa la situazione della Francia. Parigi, dopo il picco di giovedì, venerdì ha contato 4.586 contagi e 23 morti. Numeri preoccupanti, che non si vedevano dai tempi del lockdown.

Non se la cava meglio la Spagna, che da giorni registra 3.500 nuovi casi al giorno. Secondo gli ultimi dati, il Paese iberico ha raggiunto 3.650 nuovi casi in 24 ore e 25 decessi. La Spagna, meta turistica ambita da europei e non, è diventata zona rossa per gran parte dei Paesi del continente. Le autorità spagnole, senza ricorrere a un nuovo lockdown, invitano la popolazione delle zone più a rischio a rimanere in casa.

scuole Germania
Studente tedesco (Getty images)

Intanto ci si prepara per la riapertura delle scuole: tra pochi giorni milioni di studenti torneranno negli istituti. A tal proposito l’Oms – seguendo le nuove linee guide stilate con l’Unicef – raccomanda l’uso delle mascherine anche ai bambini sopra i 12 anni proprio come gli adulti e cioè “quando non possono garantire la distanza interpersonale di almeno un metro e dove c’è una trasmissione diffusa”.

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Infine, l’agenzia dell’Onu si è espressa a proposito degli ultimi casi di corruzione verificatesi attorno ai dispositivi di protezione personale: un vero e proprio omicidio.

«Se gli operatori sanitari si trovano a lavorare senza l’equipaggiamento di protezione personale, rischiano la loro vita e mettono a rischio anche la vita delle persone che assistono» ha affermato l’Onu. E aggiunge «É un crimine e un omicidio, deve cessare».

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