Comprare a rate, l’inganno del tasso zero. Di cosa si tratta

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Nessuna banca o finanziaria presterà mai del denaro senza ottenerne un guadagno. Quando un istituto eroga un finanziamento, infatti, deve sopportare una serie di costi. Deve anche prevedere il rischio di mancato pagamento delle rate da parte dei clienti. Gli interessi e le commissioni applicate ai finanziamenti servono a pagare questi oneri ed a garantire un guadagno alla finanziaria. Ecco così sfatato il mito del tasso zero. Ma qual è un altro inganno? Bisognerà capire la differenza tra TAN e TAEG. Questi due acronimi sono essenziali: il primo indica il costo del denaro. In questo momento è bassissimo e infatti, normalmente il TAN è proprio il parametro più pubblicizzato. Il TAEG invece, è il costo effettivo che pagherà il consumatore. Questa voce comprende anche balzelli aggiuntivi, polizze e garanzie di utilità spesso dubbia. Non è raro imbattersi in offerte di finanziamento con un TAN inferiore all’1% e TAEG vicino al 10%. 

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(Getty Images)

Spesso le offerte sono preconfezionate. Non sarà possibile evitare una polizza che copra la finanziaria dai rischi connessi al nostro lavoro. Anche se magari siamo dipendenti pubblici o pensionati, e non incorriamo nel rischio impiego. E’ importante poi leggere sempre le condizioni di privacy prima di firmare il contratto della compra-vendita.

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