Covid-19, aumento dei contagi: parla l’infettivologo Massimo Galli

Il noto infettivologo Massimo Galli si è espresso in merito all’attuale quadro epidemiologico ed alla risalita dei casi di contagio da Covid-19.

Massimo Galli
Massimo Galli (Getty Images)

Fa paura la risalita dei contagi che in questo momento si sta registrando in Italia. I dati parlano chiaro, questi numeri non si registravano dai primi di maggio. Numerosi quelli di importazione, ossia quelli riconducibili a soggetti rientrati da vacanze all’estero o di avventori che si recano in Italia per trascorrere le proprie ferie. Innumerevoli anche i contagi riconducibili alle frequentazioni di luoghi affollati senza le dovute precauzioni. Si pensi alle discoteche, poi chiuse dopo il 15 agosto dal Governo.

Eppure questi numeri pare non destino grande allarme nella comunità scientifica, in particolare nell’infettivologo Massimo Galli che parla di un quadro totalmente distante da quello della prima ondata. I ricoveri, infatti, sarebbero di molto minori rispetto all’inizio dell’emergenza.

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Massimo Galli: “Situazione attuale differente da quella della prima ondata di contagi

Coronavirus
(Getty Images)

Per l’Infettivologo Massimo Galli dell’Ospedale Sacco di Milano, l’attuale quadro non è per nulla paragonabile a quello registratosi nel corso della prima ondata epidemica. A differire innanzitutto il numero dei ricoveri, che ad oggi sono nettamente inferiori. “Situazione attuale differente da quella della prima ondata di contagi. Pochi ricoveri“, ha affermato.

Inoltre, il virus pare stia attingendo da un diverso bacino, che non sono più i soggetti altamente a  rischio, ma i giovani. Galli, riporta la redazione de Il Corriere della Sera, ha infatti precisato che questi ultimi difficilmente vengono colpite da una forma grave della malattia. Molto spesso sono paucisintomatici o addirittura asintomatici. Ovviamente, questa circostanza si riflette nella maggior possibilità che diventino un “serbatoio di infezione“.

Il professore si è espresso anche in merito a quelle che sono state le recenti chiusure delle discoteche e le imminenti riaperture, in primis quella delle scuole. “Discoteche a parte – ha affermato al Corriere della Serabisogna capire cosa si può riaprire e come, anche per quanto riguarda le scuole. Bisogna essere cauti, sia per la popolazione, che avrebbe l’obbligo di osservare le norme igieniche, sia per la classe politica che deve assumere scelte importanti“.

Per il noto infettivologo si tratta ora di operare decisioni importanti che nei loro estremi potrebbero risultare entrambi pregiudizievoli. Da un lato chiusure troppo stringenti che potrebbero affossare ulteriormente l’Italia. Dall’altro una riapertura incontrollata che farebbe compiere al Paese un enorme passo indietro. In ogni caso l’onore è demandato alla classe politica.

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Quanto al vaccino per il professor Galli non vi sarebbero dubbi. Sarebbe necessario vaccinarsi soprattutto contro influenza e pneumococco. In ogni caso, afferma, con il Covid bisognerà convivere quindi sarebbe bene porre in essere misure di riguardo.

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