Massimo Galli: “Siamo lontani dalla certezza di un vaccino anti Covid”

L’infettivologo Massimo Galli è pessimista riguardo all’arrivo nei prossimi mesi del vaccino anti-Covid: l’intervista questa mattina ad Agorà su Raitre

Massimo Galli (foto dal web)
Massimo Galli (foto dal web)

Allo stato attuale quasi nessun vaccino ha superato la fase 1 della sperimentazione. E quando ci sarà bisognerà produrlo per le esigenze mondiali, distribuirlo e somministrarlo. E tutto questo mi preoccupa”, ha spiegato il 6 agosto intervenendo alla trasmissione Agorà su Raitre Massimo Galli, Direttore malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano. “È sbagliato usare il vaccino come slogan politico. Ora non lo abbiamo e non lo avremo in autunno per l’inizio delle scuole. Mi preoccuperei piuttosto della campagna vaccinale per l’influenza“, ha concluso Galli.

Stamane l’infettivologo è ritornato a parlare alla trasmissione Agorà Estate e ha fatto presente il suo pessimismo riguardo la produzione del nuovo vaccino anti Covid entro l’anno. “Siamo abbastanza lontani dalle certezze su un vaccino contro il Covid. Progetti di vaccino sono una ventina in giro per il mondo, ma nessuno è giunto al punto da farci dire che siamo a un passo da poterlo distribuire alla più ampia fetta possibile della popolazione mondiale”.

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Il progetto partito allo Spallanzani che è in fase I – ha continuato Galli – la fase iniziale della sperimentazione sull’uomo ha poca rilevanza al momento, sarebbe importante avere già alcuni vaccini in fase III. La svolta ci sarà solo quando avremo veramente dati concreti e veri su cui poter ragionare. Inoltre distribuire questo vaccino, somministrarlo su larghissima scala, quando ci sarà, non sarà esattamente una passeggiata da un punto di vista organizzativo”, ha concluso Galli.

Galli: “Ecco cosa dobbiamo evitare assolutamente”

Covid (foto dal web)
Covid (foto dal web)

Dobbiamo assolutamente evitare – ammonisce Galliche il virus, come è successo a febbraio, possa circolare per settimane senza che ci si accorga del fenomeno in alcune particolari aree del Paese. Se tornerà a succedere, ovviamente avremo di nuovo la necessità di fronteggiare centinaia di casi, di avere le persone anziane o con altre problematiche che rischiano di tornare a popolare le nostre rianimazioni e di dover richiudere qualcosa. Allo stato attuale la lezione dovremmo averla imparata e mi auguro che questo non succeda ulteriormente”.

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Galli stamane è tornato infine a ribadire l’importanza di testare e monitorare sempre i nuovi casi di contagio. Infatti, fa sapere, “chi ha l’infezione la può trasmettere e quindi da questo punto di vista va tenuto presente che una persona anche completamente asintomatica può essere un efficientissimo trasmettitore dell’infezione. Ed è quello che fa più paura”.

Covid (foto GettyImages)
Covid (foto GettyImages)

Ha ironizzato alla fine dell’intervista che aspetterà di aprire lo champagne che aveva conservato per la fine della pandemia, “resterà in ghiaccio” in attesa di tempi migliori.

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