Febbre dengue, focolaio familiare nel Vicentino

Un caso di febbre dengue autoctono è stato segnalato in un paziente di 54 anni residente nel comune di Montecchio Maggiore

Febbre Dengue (foto dal web)
Febbre Dengue (foto dal web)

MONTECCHIO MAGGIORE – Il Laboratorio di Microbiologia di Padova fa sapere che si è manifestato un caso di dengue in paziente di 54 anni residente nel comune vicentino.

LEGGI ANCHE -> Dramma al lago, dispersa in acqua bambina di soli 12 anni

Il paziente – riferiscono gli esperti della prevenzione regionale ha manifestato una sintomatologia simil influenzale iniziata 16 agosto e risoltasi il 20 agosto. Hanno presentato la stessa sintomatologia, durata pochi giorni, altri componenti del nucleo familiare, che attualmente godono buone condizioni di salute e non sono stati ricoverati. Il focolaio appare circoscritto a livello famigliare. Sono stati avviati tutti gli interventi di disinfestazione previsti”.

Il paziente sembra abbia contratto il virus da un familiare rientrato a fine luglio dall’Indonesia, che poi è stato confermato essere il caso indice di partenza.

Il Veneto dal 2010 ha attivato una macchina contro le “febbri estive”

Montecchio Maggiore (foto dal web)
Montecchio Maggiore (foto dal web)

La febbre dengue – e quindi il virus Dengue – è un’arbovirosi provocata dalla puntura delle zanzare tigri infette del genere Aedes che colpiscono le persone soprattutto di giorno e che si trovano in particolar modo nelle zone tropicali o stagnanti d’acqua, come può essere il Veneto. Tra i sintomi principali del virus sono febbre fino ad un massimo di 5 giorni, disturbi gastrointestinali, cefalea acuta, nausea, mialgia, se sottovalutata però può portare alla paralisi celebrale e alla morte.

LEGGI ANCHE -> Ragazza muore a 16 anni a coltellate, il suo corpo è stato bruciato

La Regione del Veneto non è nuova per questo tipo di problematiche provocate dalle infezioni. Risale al 2010 la più recente macchina di controllo e sorveglianza delle cosiddette “febbri estive” che coinvolgono focolai più o meno estesi di infezioni sviluppate in modo autoctono oppure importate da altre zone del mondo dove le zanzare dengue sono molto aggressive. Nel progetto coinvolti il Laboratori di Microbiologia e dai Reparti di Malattie Infettive di Padova con la collaborazione dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta.

Montecchio Maggiore (foto dal web)
Montecchio Maggiore (foto dal web)

Tale sistema permette di intercettare rapidamente tutti i casi di arbovirosi di importazione (Dengue, Chikungunya, Zika) e autoctone (West-Nile e Usutu). Per il 54enne di Montecchio oltre al lavoro egregio dell’Ulss anche la rapida intercettazione del medico di base e l’identificazione del virus.

Se vuoi essere sempre informato in tempo reale, seguici sulle nostre pagine FacebookInstagram e Twitter.

Impostazioni privacy